"Ferrovia, altro che bypass". Acquaroli: "L’alta velocità è la vera sfida da vincere"

Il governatore in città con il ministro Ciriani a sostegno del candidato Lanzi "Abbiamo chiesto di anticipare i tempi e coinvolgere subito le Marche nel progetto".

"Ferrovia, altro che bypass". Acquaroli: "L’alta velocità è la vera sfida da vincere"

"Ferrovia, altro che bypass". Acquaroli: "L’alta velocità è la vera sfida da vincere"

L’alta velocità ferroviaria, insieme ad altre infrastrutture strategiche come la Fano-Grosseto e la galleria della Guinza, sarà nevralgica per allontanare Pesaro e le Marche da una condizione di marginalità nazionale. A ribadirlo è stato ieri il governatore Francesco Acquaroli in visita a Pesaro per accompagnare il ministro agli Affari con il Parlamento, Luca Ciriani, a conoscere Marco Lanzi, candidato sindaco del centrodestra. "Ho detto no al bypass ferroviario di Pesaro e Fano. Perché? Non ne abbiamo bisogno – ha detto Acquaroli, energico –. Il futuro della dorsale Adriatica si giocherà realmente se avremo l’alta velocità. Vi informo che Ferrovie ha già iniziato il confronto con il territorio per il primo tratto da Bologna a Castel Bolognese. Il secondo tratto sarà Castel Bolognese Rimini. Il terzo tratto sarà Rimini Ancona. Cosa abbiamo chiesto nelle interlocuzioni? Abbiamo chiesto di allungare il secondo tratto e di portare, subito, l’alta velocità almeno fino a Pesaro. Tutte le altre soluzioni (come il bypass) non sono altro che di facciata, in grado di dare una risposta parziale ad un problema enorme, di cui subiamo le conseguenze che ci impoveriscono e rendono meno competitivi". Gli applausi sperticati che il governatore s’è guadagnato dalla platea sono arrivati alla fine di un intervento che è servito a collegare le responsabilità di una marginalità geopolitica, nonostante i dati di una economia manifatturiera notevole, ai governi regionali che lo hanno preceduto. "Se avessimo due fotografie delle Marche fatte in tempi diversi – ha detto Acquaroli –, una nel 1990 e un’altra nel 2020 ci renderemmo conto di una sostanziale immutabilità se non per una sola differenza: la strada Quadrilatero, portata in dote dal viceministro del Governo Berlusconi, Mario Baldassarri. Chiediamoci perché in tanti anni la nostra regione sia stata scavalcata e non presa in considerazione sulle grandi opere che invece altrove venivano fatte. Pensiamo al porto di Ravenna che negli stessi anni in cui i porti di Ancona e San Benedetto sono scomparsi, ha quadruplicato il proprio potenziale. Quindi il disegno politico c’era ed era quello di avvantaggiare regioni vicine. Un disegno che noi marchigiani abbiamo solo subito". Nell’affondo finale Acquaroli ha citato lo slogan di Marco Lanzi: "Pesaro svolta": "E’ necessario convincere più pesaresi possibile ad andare a votare per dare a questa città le prospettive di ricchezza che merita".

Solidea Vitali Rosati