Fiorenzuola e il dopo-alluvione Niente soldi per la stradina del mare La Regione: "Non è strategica"

Il Dipartimento di Protezione civile delle Marche boccia la richiesta del Comune per 240mila euro. Biancani: "Intervento necessario per permettere il ripristino della navetta e il passaggio dei mezzi di soccorso".

Fiorenzuola e il dopo-alluvione  Niente soldi per la stradina del mare  La Regione: "Non è strategica"

Fiorenzuola e il dopo-alluvione Niente soldi per la stradina del mare La Regione: "Non è strategica"

Niente soldi per la stradina che porta alla spiaggia di Fiorenzuola, compromessa dall’alluvione del 16 maggio scorso. "Non si rileva la strategicità dell’intervento" ha messo nero su bianco il Dipartimento della Protezione civile della Regione Marche in una lettera inviata al sindaco di Pesaro Matteo Ricci. All’indomani dell’alluvione il Comune di Pesaro si era adoperato – era il mese di giugno – per garantire l’accesso alla spiaggia. L’intervento era stato proficuo, tant’è che la spiaggia di Fiorenzuola ha continuato ad essere frequentata per tutta l’estate. Rimaneva però un problema in caso di forte maltempo: in quel caso infatti la strada rimaneva chiusa anche ai pedoni, proprio perché erano necessarie opere di consolidamento più importanti, per evitare il rischio di frane. Interventi che il Comune intendeva effettuare con i fondi che però la Regione ha negato. O meglio, il Dipartimento di Protezione civile ha fatto sapere al Comune che quei soldi andranno riprogrammati, cioè destinati ad altri interventi che il Comune dovrà ora individuare.

"Non sono assolutamente d’accordo – tuona il vicepresidente del Consiglio regionale Andrea Biancani –. Quei 240mila euro sono costi che il Comune ha già sostenuto per liberare la strada ed effettuare interventi minimali di messa in sicurezza. Ne aveva chiesti altri 297mila per ulteriori interventi, che permetterebbero, ad esempio, di ripristinare la navetta, di consentire il transito del 118... Dobbiamo tenere presente che quella è anche una strada tagliafuoco in caso di incendi, che sappiamo bene essersi verificati in passato. E’ l’unica strada di accesso per i vigili del fuoco per intervenire lungo la falesia. Oltretutto è assolutamente strategica per la promozione turistica: è una delle strade più belle delle Marche. Insomma, la Regione ha fatto valutazioni che non condivido, e che invito a rivedere con la giusta attenzione".

Biancani fa poi il punto sui fondi destinati a questa zona, che ancora deve risollevarsi per i danni del grosso incendio che nel 2017 divorò 125 ettari di San Bartolo: "E’ stato avviato il cantiere da un milione e mezzo sotto Casteldimezzo, e un altro da 1,5 milioni sotto il campanile di Fiorenzuola. Ma non si sa niente del cantiere più importante, quello da 4,8 milioni che serve proprio per il consolidamento della parte sottostante, a ridosso della spiaggia. Probabilmente la progettazione è ferma. Per altro una parte di quei 4,8 milioni, tra i 700mila euro e il milione, dovrebbero servire proprio per il consolidamento della strada. Che fine hanno fatto?"