Foglia, lavori avanti tutta Via quintali di legname poi toccherà agli altri fossi

L’assessore Belloni: "Tutto quello che si era accumulato con le piogge verrà completamente rimosso. La pulizia proseguirà nelle zone comunali".

Sono iniziati ufficialmente i lavori di rimozione dei quintali di legname che nei mesi invernali e primaverili si erano accumulati sul fiume Foglia fino ad ostruire i ponti pesaresi, in particolare si stava creando una diga naturale sotto il ponte della statale Adriatica "su cui non era stato possibile intervenire prima – ha spiegato l’assessore al Verde Pubblico Enzo Belloni -. Adesso, la ditta incaricata (che conta lavori per 20mila euro) ha iniziato l’attività di rimozione del legname e tutto quello che si era accumulato con le piogge – quindi anche con l’alluvione del 16 maggio scorso – verrà rimosso". A conclusione di questi lavori sul Fiume, che saranno terminati nel giro di qualche giorno, si passerà alla pulizia dei fossi che all’indomani dell’alluvione contarono grossi danni in zone come Cattabrighe bassa, dove il fosso della Ranocchia (di competenza regionale) strabordando aveva inondando le ditte e abitazioni circostanti. "Proseguiremo i lavori con la pulizia dei fossi - aggiunge Belloni -, ma solo quelli di competenza comunale e su cui quindi possiamo andare ad intervenire".

Rimane invece invariata la situazione dei legnami sotto la falesia del San Bartolo, in zona Baia Flaminia, restituiti dal mare alla spiaggia dopo le varie piene del Foglia della primavera scorsa. Per quelle montagne di tronchi pare non esserci ancora soluzione: "Non è una priorità per il Comune attualmente – continua Belloni -, quel tratto non è percorribile a piedi e ci sembra più importante destinare risorse alle aree residenziali. In tanti – aggiunge l’assessore – sotto i vari post pubblicati sui social riguardanti la situazione di Baia Flaminia, hanno suggerito l’importanza dei legnami come protezione contro l’erosione della spiaggia, e devo dire di essere perfettamente d’accordo".

Il lavoro che si prevede su quel tratto non è facile: sarebbe necessaria una ditta che opera con delle chiatte su cui sono montate delle macchine con gli uncini per arpionare il materiale, caricarlo e smaltirlo altrove e pare che, almeno per ora, l’iter non sia tra i piani dell’amministrazione comunale.

Giorgia Monticelli