Dovrebbero svolgersi domani pomeriggio nella chiesa di Maria Ausiliatrice i funerali di Marina Luzi, la giovane mamma di 40 anni uccisa con un colpo di pistola martedì mattina nella sua casa al quartiere Piancerretto. La città (e non solo, anche il circondario) è ancora frastornata, attonita, incapace di valutare e comprendere tutta la portata della tragedia. Anche perché, tranne (forse) che agli inquirenti, rimane al momento misterioso, enigmatico, il movente di un gesto così insensato, violento e definitivo da parte del cognato Andrea Marchionni. Potrebbe anche essere che nemmeno lui sappia spiegarsi fino in fondo il perché di questa follia.
La città si interroga sul movente, dunque, ma anche sul perché in casa ci fosse una pistola, anche se si sa che sul conto dell’omicida prima dell’altro ieri non c’era alcun precedente di carattere clinico-psichiatrico che potesse impedirgli di detenerla legalmente.
Intanto l’amministrazione comunale ha indetto il lutto cittadino fino al giorno del funerale, in segno di solidarietà alla famiglia, ovvero soprattutto nei confronti del compagno Enrico e della figlioletta Nicole, appena due anni e mezzo. Dunque bandiere a mezz’asta e serrande dei negozi abbassate durante lo svolgimento della cerimonia funebre. Inoltre si osserverà un minuto di raccoglimento durante gli eventi già programmati, con l’invito in ogni caso a tenere un comportamento adatto al momento.
Chiuso per lutto anche il ristorante Mancinelli, dove il compagno della povera Marina lavora come pizzaiolo.
a.b.