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Giocavano a ripetizione inserendo monetine col filo da pesca
Hanno patteggiato 6 mesi di reclusione e 200 euro di multa, pena sospesa. Il terzo ha rimborsato mille euro e per lui il giudice ha dichiarato l’estinzione del reato, revocando anche l’obbligo di dimora in Lombardia. Sono i componenti della "squadra del pesciolino", ossia i tre rumeni denunciati per furto aggravato e finiti sotto processo perché, con la cosiddetta tecnica del pesciolino appunto, truccavano le vincite alle slot machine. Con un’unica medaglietta metallica assicurata con un filo, infatti, potevano giocare all’infinito nelle slot machine del bar "Va Tranquil" in viale Piceno a Fano, o almeno fino alla vincita. Una sorta di canna da pesca che, anziché lanciare l’amo in mare aperto, consentiva di ottenere un lauto bottino in monete. I tre erano stati arrestati a fine aprile: la tecnica usata consiste nell’inserire il "pesciolino" nella fessura per le monete, bloccando il meccanismo e riuscendo a giocare ripetutamente senza necessità di utilizzare monete. Mentre uno era intento nel gioco, gli altri due facevano il palo mascherando le azioni del giocatore. Ieri la sentenza.
a.m.