I colleghi del Teatro della Fortuna: "Era una colonna portante del coro"

Luca Rulli, tenore del Coro lirico del Teatro della Fortuna di Fano, è scomparso prematuramente. Era un grande artista, generoso e sorridente, con una parola buona per tutti. Una persona a cui piaceva la relazione umana, che ha lasciato un vuoto immenso in chi l'ha conosciuto.

I colleghi del Teatro della Fortuna:  "Era una colonna portante del coro"

I colleghi del Teatro della Fortuna: "Era una colonna portante del coro"

"Era una colonna portante del nostro coro: assieme a Roberto Pedinotti e Massimo Salucci, erano i tre tenori che tutti ci invidiavano". Così Mirca Rosciani, direttore del Coro lirico del Teatro della Fortuna di Fano, ricorda Luca Rulli, subito dopo aver appreso la notizia della sua prematura scomparsa. "Non ho parole - dice -. Era un grande artista. Mi ricordo che nel Turco in Italia al Rossini Opera Festival, il regista aveva dato a lui la possibilità di aprire la scena con il suo personaggio. Perché Luca aveva questa capacità di stupire, nei modi e nella sua dinamicità. Aveva quel che dell’artista, il piglio, anche nel suo umore che un pò altalenante, ma la variazione era sempre finalizzata al sorriso".

La Rosciani ricorda che Rulli "si impegnava tanto nelle produzioni, ci metteva tanta passione in quello che faceva, perché ci teneva a fare bene e a fare squadra. Aveva innato il senso dell’amicizia oltre a quello musicale, all’interno del nostro coro. Un senso della famiglia che mi ha trasmesso e con il quale mi ha accolta quando sono arrivata, dopo di lui". Sensibile e sorridente, ultimamente un po’ provato.

"Era fondamentalmente una persona buona che aveva fatto della musica un modo di vita suo. Soprattutto finchè c’è stato Roberto (Pedinotti, ndr). Poi ho capito che cantare nel coro per lui era diventato difficile, lo faceva soffrire questa mancanza perché erano veramente come fratelli. Per un attimo si è allontanato per poi ritornare per il Requiem di Mozart, che abbiamo fatto poco tempo fa". Tutti lo descrivono come "una brava persona, generosa, molto sorridente, una persona molto educata, sempre a modo, con una parola buona per tutti, un burlone a cui piaceva scherzare e ridere".

Saul Salucci, il presidente dell’Orchestra Sinfonica Rossini, e tutta la sua famiglia lo conoscevano da decenni. "Abbiamo condiviso una parte di percorso musicale assieme - rivela -. Cantavamo assieme già nel Coro Polifonico Malatestiano e poi era confluito nel Coro del Teatro della Fortuna che da qualche anno gestiamo come Orchestra. Era un tenore con una bellissima voce e una persona molto sensibile. Una persona a cui piaceva la relazione umana e con la quale ci siamo trovati tutti bene". "Non ci posso credere - commenta tra le lacrime Lucia Vicini, amica fraterna -. Era un Amico con la A maiuscola. Lascia un vuoto immenso in chi ha avuto la fortuna di conoscerlo".

Poche ore prima del fatale incidente, Luca era andato a trovarla. Ci passava quasi tutti nel negozio che gestisce, per farle un saluto. Ma venerdì pomeriggio, non si era fermato solo per le solite due chiacchiere, aveva voluto comprare anche una camicia da indossare quella sera stessa… non immaginando quale crudele destino lo attendesse.

Tiziana Petrelli