"I soldi di Terna per Carrara o sarà default"

Il partito Fratelli d'Italia di Fano si oppone all'utilizzo dei fondi di compensazione di Terna per la Biblioteca Federiciana, sostenendo che dovrebbero essere investiti per abbattere il rumore della vecchia centrale elettrica di Carrara. Il partito minaccia di ricorrere al Tar e al Presidente della Repubblica se la delibera venisse approvata, affermando che ciò porterebbe il bilancio comunale verso il default.

"I soldi per le opere di compensazione all’elettrodotto Adriatic link (Terna) devono essere utilizzati per Carrara e non certo per la Biblioteca Federiciana". A dirlo è Fd’I che annuncia che ricorrerà al Tar e al Presidente della Repubblica qualora la relativa delibera fosse approvata. I residenti di Carrara, infatti, chiedono da tempo l’abbattimento del rumore della vecchia centrale elettrica e che i soldi delle opere compensative siano investiti tutti su quella frazione. "La proposta di delibera nella quale veniva inserito il finanziamento della Biblioteca Federiciana attraverso l’utilizzo del Fondo di Compensazione di Terna Spa, è stata modificata dopo le giuste proteste dei cittadini - scrive Fd’I che vede il suo esponente Davide Delvecchio tra i promotori del Comitato -. E ora speriamo che non sia stata solo rinviata, invece, la decisione di distrarre i fondi di Terna SpA dalla Comunità di Carrara alla Biblioteca Federiciana. Perché il Ragioniere Capo, sulla stessa, scrive che ‘le rilevanti risorse finanziarie comunque non inferiori a 4 milioni di euro (da soggetti pubblici o privati), dovranno essere accertabili sull’esercizio 2023’ confermando che le risorse non ci sono. Saranno quindi i consiglieri comunali ad assumersi la responsabilità di contrarre un debito a lungo termine non meglio definito, anche se sembra un rinvio di destinazione dei fondi Terna". Fratelli d’Italia Fano non comprende "come il sindaco possa proporre una delibera che in maniera così esplicita posiziona il bilancio comunale verso il default" dopo i pareri contrari dei dirigenti. "Si prospetta - scrive Fd’I - un blocco di tutte le spese correnti e ordinarie, i servizi sociali, i servizi educativi e tutte le manutenzioni ordinarie, insomma un Comune bloccato nel suo agire".