I testimoni: "Potevano colpire l’autista: abbiamo sfiorato la tragedia"

Un pullman di tifosi recanatesi è stato preso di mira da ultras durante una trasferta a Pesaro. Fortunatamente nessuno è rimasto ferito, ma l'episodio ha scosso la comunità locale. Testimonianze raccontano la paura vissuta e l'indignazione per l'aggressione subita.

I testimoni: "Potevano colpire l’autista: abbiamo sfiorato la tragedia"

I testimoni: "Potevano colpire l’autista: abbiamo sfiorato la tragedia"

"Ma come si fa a non controllare anche le strade parallele alla A14"? È il primo commento d’istinto che fa Francesco Regini, uno dei recanatesi che viaggiava sul pullman preso di mira dal gruppo di ultras della Vis. Lui si trovava seduto proprio vicino alla portiera del mezzo quando forse un sasso o un bengala ha colpito il montante che separa lo sportello dal finestrino. "La botta è stata talmente forte che il vetro della parte superiore del finestrino si è rotto. Se quell’oggetto avesse colpito la portiera, il vetro in frantumi avrebbe colpito a sua volta l’autista con conseguenze che non voglio neppure immaginare". Altra testimonianza della follia che si è consumata a Pesaro, la fornisce Massimiliano Ubaldi, farmacista. "Ho sentito un colpo che ci ha subito impauriti. Quando ho visto quello che era accaduto, ho capito la tragedia che abbiamo sfiorato". Il pullman era pieno di bambini con i loro genitori tra cui anche l’ex sindaco di Recanati Francesco Fiordomo con la moglie e i due gemelli. Dopo quello che è accaduto, l’autista, scortato dalla Polizia, si è fermato alla prima area di sosta di un autogrill. Unanime lo sdegno. Roberta Pennacchioni, già assessore alle politiche giovanili, era su uno dei tre pullman partiti da Recanati per seguire i colori giallo rossi. "Un grandissimo dispiacere per la squadra, per la società e per tutti i recanatesi che credevano e speravano nella salvezza. Eravamo in 400 a Pesaro, tra cui famiglie e tanti bambini... un gruppo carico e motivato e pronto a sostenere la squadra. Una maledetta domenica terminata con i soliti idioti (non possono essere definiti tifosi, ma solo delinquenti) che ci hanno aggredito appena entrati in autostrada. Purtroppo sono a volte i tifosi a rovinare il calcio". Paolo Lorenzetti, uno degli organizzatori della trasferta, ha raccolto alcune testimonianze di chi avrebbe visto tre soggetti incappucciati su una parallela all’autostrada. "La fortuna è che non abbiano colpito l’autista perché basta un nulla in autostrada per perdere il controllo del mezzo e tramutare un gesto del genere in tragedia".

Asterio Tubaldi