Il caso Fiorenzuola: "Spiaggia abbandonata, immondizia ovunque e idranti danneggiati"

La denuncia di Stefano Mattogno: "Cani liberi ed escrementi". I turisti veneti: "Moto a velocità folle, nessun controllo né autovelox".

Il caso Fiorenzuola: "Spiaggia abbandonata, immondizia ovunque e idranti danneggiati"

Il caso Fiorenzuola: "Spiaggia abbandonata, immondizia ovunque e idranti danneggiati"

Parco all’abbandono al mare come in collina. Lo denunciano i fruitori del San Bartolo, gioiello verde e azzurro che anche nell’ultima fine settimana ha fatto il pieno di cicloturisti, camminatori e appassionati del bel paesaggio da tutta Italia. Stefano Mattogno ha scritto una lettera al "Carlino", raccontando ciò che ha vissuto nella giornata di domenica e che ha denunciato anche ai responsabili del parco san Bartolo: "Erano passati circa due anni dall’ultima volta che con mia moglie ci eravamo recati alla spiaggia di Fiorenzuola di Focara, lì dove ricordavamo con piacere che il tempo era scandito dal suono delle campane del borgo e dalle piccole onde che si infrangevano sul bagnasciuga. Lì dove specialmente al mattino in spiaggia le persone si contavano sulle dita d’una mano, e dove la situazione non cambiava di molto anche verso l’ora di pranzo, momento di “massima affluenza”. La spiaggia di Fiorenzuola di Focara era un vero paradiso per chi cercava tranquillità e pace, ma anche acqua pulita".

"Purtroppo lontani ricordi – prosegue la lettera di Mattogno – infatti la situazione che abbiamo trovato domenica si è praticamente capovolta. Percorso a dir poco abbandonato a se stesso, idranti indispensabili per un eventuale allarme incendio danneggiati e/o divelti, immondizia dappertutto, legname residuo di varie mareggiate presente in quasi tutta la spiaggia, bivacchi con fuochi accesi dappertutto, barche che stazionano all’interno del tratto adibito alla balneazione e cani liberi di scorrazzare ed azzuffarsi tra loro con i litigi tra padroni sulla responsabilità di uno rispetto magari ad un’altro, più tutte le deiezioni sparse non raccolte. Questa la desolante situazione constatata di persona domenica, un vero peccato, capisco l’ignoranza delle persone e della loro maleducazione, ma non concepisco il mancato controllo sulla situazione". Quindi l’appello: "Non lasciate abbandonato un posto che era meraviglioso".

Un invito sottoscritto anche da alcuni turisti provenienti dal Veneto: "Siamo stati sul san Bartolo a camminare sabato scorso e abbiamo scoperto che era meglio andarci la domenica, quando è chiuso al traffico di mattina. Il traffico di auto e soprattutto di motociclette è molto intenso e soprattutto la velocità non è controllata. Abbiamo visto pieghe di motociclisti paurose in curva, con il gas spalancato. Ci chiediamo come sia possibile tutto ciò. Non siamo ambientalisti, ma semplici camminatori. Un parco attraversato dalle motociclette a tutta velocità e dalle automobili, è un pericolo. Un vero peccato. Non abbiamo visto autovelox né controlli da parte delle forze dell’ordine. Ognuno apre il gas come crede. Avete un gioiello che andrebbe valorizzato meglio, differenziando anche i sentieri dedicati alle mountain bike da quelli riservati a chi cammina. Quando un ciclista ci passava di fianco ci chiedeva scusa, erano molto gentili, ma i sentieri troppo stretti sono pericolosi per chi cammina e rischia di essere investito".