Il cassonetto è intelligente Intorno, una sacchettopoli

Molti non riescono a usare il nuovo sistema informatizzato e abbandonano i rifiuti. Il consigliere Carbone: "Investimento da 700mila euro per un flop"

Il cassonetto è intelligente  Intorno, una sacchettopoli

Il cassonetto è intelligente Intorno, una sacchettopoli

I nuovi cassonetti dei rifiuti ad accesso controllato (mediante l’utilizzo di una tessera di riconoscimento dell’utente o di una App per smartphone) in funzione da dicembre nelle isole ecologiche di San Costanzo stanno creando qualche problema e inevitabili malumori. Il fatto è che gli utenti non sempre riescono ad aprire il cassonetto per la tipologia di rifiuto da conferire, così, non di rado, si mettono in macchina per provare il contenitore di un’altra isola ecologica, oppure se ne tornano a casa col proprio sacchetto.

Ci sono, poi, quelli con meno senso civico, che di riportarsi l’immondizia al domicilio non ci pensano neppure e l’abbandonano vicino ai cassonetti, causando situazioni tutt’altro che decorose. A farsi portavoce del malcontento che inizia a serpeggiare è il consigliere comunale e provinciale di minoranza Domenico Carbone, che attacca: "La gestione dei rifiuti a San Costanzo fa acqua da tutte le parti. E se è vero che l’inciviltà è un malcostume da sanzionare, non è nemmeno giusto cercare di nascondere tutte le difficoltà dietro alla maleducazione. La verità è che questo nuovo metodo non sta funzionando come dovrebbe. Le segnalazioni di disservizi e problemi sono all’ordine del giorno. Un vero e colossale fallimento frutto di un capriccio dell’assessore all’ambiente. Ormai da anni si riscontravano criticità in varie isole ecologiche del paese e di tutta risposta l’amministrazione, invece di cercare di migliorare le cose, rende tutto più complicato".

Quando parte una nuova metodologia di servizio ci sta che inizialmente si possano verificare dei problemi, ma Carbone non fa sconti ed è deciso nella sua bocciatura: "Aset - prosegue il consigliere - ha speso oltre 700mila euro per l’acquisto dei nuovi cassonetti. Una cifra importante, che si sperava fosse un investimento che avrebbe messo fine ai problemi. Purtroppo, invece, la modalità di apertura con App o tessera non funziona come dovrebbe, costringendo i cittadini a un vero e proprio pellegrinaggio alla ricerca di un bidone utilizzabile tra le varie isole ecologiche, che sembrano anche diminuite nel numero". Carbone conclude: "A San Costanzo dobbiamo già fare i conti con la discarica di Monteschiantello ed è inaccettabile dover subire disagi anche per il sistema di raccolta. Il Comune incassa risorse straordinarie proprio per la presenza della discarica, che però non vengono utilizzate né per ridurre i tributi, né per migliorare il servizio di igiene urbana".

Sandro Franceschetti