Il Certamen per misurarsi. Duecento ragazzi ’in lotta’ con Livio e Cicerone

Seconda edizione della gara nazionale di traduzione dei testi dal latino, in ricordo di Berdini. La prova ieri al Campus, le premiazioni ad aprile .

Il Certamen per misurarsi. Duecento ragazzi ’in lotta’ con Livio e Cicerone

Il Certamen per misurarsi. Duecento ragazzi ’in lotta’ con Livio e Cicerone

Duecento tra ragazze e ragazzi provenienti da tutta Italia hanno fatto tappa a Pesaro per la seconda edizione del "Certamen Latinum L’Idolino", ossia la gara nazionale di traduzione in italiano di testi latini riservata agli studenti del triennio di classico e scientifico. Creata in memoria della dottoressa Clementina Berdini, quest’anno la prova è giunta alla sua seconda edizione e ha visto giovani da Marche, Emilia Romagna, Lombardia, Piemonte, Liguria, Umbria, Lazio, Toscana, Campania e Puglia, nonché dalla Repubblica di San Marino. Ai primi tre studenti classificati di ogni categoria (ossia quella tra licei classici e licei scientifici, ndr) saranno assegnati premi in denaro, offerti dalla famiglia Berdini: 500 euro per il primo premio, 300 per il secondo, 200 per il terzo, che gli studenti potranno spendere in qualunque modo essi vogliano.

Dalle 10 di ieri mattina, fino alle 13, i ragazzi hanno quindi avuto modo di potersi confrontare con due autori a volte giudicati ’tosti’: Livio e Cicerone. "Credo che sia andata abbastanza bene, ero piuttosto sicura – racconta Ginevra Tornati, studentessa del liceo Scientifico di Pesaro –. Mi è capitato Cicerone, forse un po’ più semplice rispetto ai miei compagni del classico. A scuola ho 10 in latino scritto e 9 in orale, incrocio le dita e spero sia andata bene". Anche Emma e Francesco, da Senigallia, si dicono soddisfatti del risultato: "Speriamo sia andata bene, magari non perfetta e con qualche incertezza, però non ci lamentiamo – raccontano i due giovani –. Abbiamo rispettivamente avuto Cicerone e Livio, perché provenienti da Scientifico e Classico, però ci conoscevamo già perché abbiamo fatto le altre scuole assieme. Certo non immaginavamo di trovarci qui a sostenere questa prova". Qualcuno, però, qualche incertezza ce l’ha, vista anche la difficoltà di alcune parti del testo affrontate: "Ammetto che era un po’ difficile, perciò non sono proprio sicura al massimo del risultato, ma la speranza è l’ultima a morire – racconta Natalia Simoni, di Saludecio e studentessa del Liceo Scientifico di Riccione –. Mi hanno messo in difficoltà la presenza di frasi ipotetiche, soprattutto all’inizio, oppure le subordinate e alcuni verbi un po’ ambigui. Non ci si deve abbattere però, aspetterò con ansia il risultato".

"La prova era un po’ complicata, anche perché è la prima volta che mi interfaccio con Livio – spiega Marta Curzi, studentessa del Liceo Classico Perticari di Senigallia –. L’errore in cui tutti cadono è pensare che il latino sia una lingua morta: è noto che in moltissime parole che oggi usiamo ritroviamo il latino. È la parola, sono le lettere che coltivano l’uomo e lo fanno crescere". Anche Matilde Giorgi, di Vallefoglia, ha avuto da "combattere" contro Livio: "Era un po’ articolato, ma mi piace pensare che sia andata bene – racconta la studentessa del Liceo Classico "R. Sanzio" di Urbino –. È un autore che poco avevo affrontato, se non durante le versioni per i compiti a casa. Ammetto che il testo era anche un po’ lunghetto, perché erano all’incirca 14 righe e vedere un testo così corposo appena si apre il foglio può un po’ spaventare. Mi sarebbe piaciuto trovare Seneca, ma mi sa che era uscito già l’anno scorso". I ragazzi, coordinati dalle professoresse del Marconi Anna Sanchini, Elena Del Prete, Federica Iacomucci e Francesca Gasperini riceveranno i risultati degli esami in primavera, con la premiazione in aprile.