Il killer di Pesaro: "Marina era vaccinata e voleva contagiarmi"

Un ex falegname di Pesaro, Andrea Marchionni, ha confessato l'omicidio di Marina Luzi, madre di una bimba di due anni. Marchionni ha dichiarato che Marina faceva parte della massoneria e che era responsabile del peggioramento delle sue condizioni fisiche. Ha anche scritto un manoscritto in cui afferma che la massoneria è coinvolta nella vicenda Covid. Il gip ha evidenziato la freddezza dimostrata da Marchionni nel compiere il gesto.

Marina era il suo nemico, Marina secondo lui apparteneva alla massoneria, Marina, con altri, è stata "la causa del peggioramento delle mie condizioni fisiche… Loro, che si sono vaccinati contro il Covid, hanno contribuito ad aumentare i miei malesseri fisici...Da due anni mi perseguitano, e sono stanco. I motivi del mio gesto li trovate nel mio pc e in una chiavetta Usb".

Sono estratti della deposizione fatta da Andrea Marchionni, ex falegname, assassino reo confesso di Marina Luzi, 40 anni, madre di una bimba di neanche due, compagna di Enrico, fratello di Andrea. Le dichiarazioni di Marchionni sono riportate nell’ordinanza con cui il gip di Urbino venerdì scorso ha convalidato l’arresto dell’uomo e disposto la reclusione.

Si conferma quindi il delirio, in parte emerso anche durante l’interrogatorio di convalida, che il 47enne aveva manifestato per motivare il suo feroce omicidio. Il gip evidenzia come Marchionni abbia “lucidamente approfittato del fatto che Marina fosse sola”, prima di agire.

Marchionni ha depositato anche un suo manoscritto in cui afferma che "la massoneria è coinvolta nella vicenda Covid e che il vaccino contiene sostanze dannose per la salute, dispositivi elettronici talmente piccoli da non essere visti ad occhio nudo e che Marina insieme ad altre persone hanno operato per contagiarmi e procurarmi danni fisici con questi dispositivi che sono a tutti gli effetti armi biologiche". Il gip parla anche di "assoluta freddezza dimostrata nel compiere un gesto così efferato e la totale incapacità dimostrata di controllare pulsioni ed istinti legati alla volontà di tutelarsi da presunte persecuzioni, anche a costo di sacrificare la vita di una giovane donna". "Le ho sparato alla testa – ha detto Marchionni – per non farla soffrire".