"Il paradosso è avere i soldi e non riuscire a spenderli come si deve"

"Il paradosso è avere i soldi e non riuscire a spenderli come si deve"

"Il paradosso è avere i soldi e non riuscire a spenderli come si deve"

Il sindaco di Cantiano Alessandro Piccini, che fa i conti con le ferite dell’alluvione del 15 settembre scorso, lancia un appello al governo Meloni, alla regione Marche e alla Protezione civile: "Il paradosso è quello di non riuscire a spendere i soldi che potranno arrivare. Manca una struttura tecnica. Abbiamo bisogno della stessa efficacia ed efficienza che si riesce a dimostrare nei primissimi giorni post calamità, quando l’onda emotiva ci spinge a sentirci migliori, insieme, con le mani nel fango.

Proprio perché l’ abbiamo vissuto, sappiamo sulla nostra pelle che tutto questo non basta.

Dopo una calamità occorrerebbe una struttura commissariale per il post-emergenza, una struttura speciale, modello “Genova-ponte Morandi”, per la ricostruzione post-alluvione. Una struttura di coordinamento che faciliterebbe e velocizzerebbe quell’organico e coordinato progetto di ripartenza tra pubblico, privato ed attività d’impresa.

È la proposta che lanciò lo stesso presidente della regione Marche Francesco Acquaroli durante l’assemblea pubblica a Cantiano del 15 gennaio, 4 mesi dopo l’alluvione. Proposta da noi condivisa ma che tuttavia al momento è rimasta tale. Perché quando non c’è da rifare solo una strada od un ponte, ma un intero paese, come a Cantiano e come accadrà in numerose zone dell’Emilia-Romagna, non si può lavorare con regole ordinarie. C’è bisogno di andare in deroga alle procedure formali, ai pareri e rimpalli di responsabilità tra Enti; c’è bisogno di snellire le procedure autorizzative, gli affidamenti dei lavori, per una rapida messa a terra delle risorse sui territori. Non si propone di non rispettare le regole, ma solo di accelerare e non creare impedimenti formali, che rallentino i ristori e gli interventi di ripristino dei danni e di eliminazione dei pericoli, ritardando di fatto la ripartenza. Il fattore tempo è fondamentale.

Il coordinamento tra i troppi enti e soggetti attuatori coinvolti non riusciamo a farlo da soli. Ci serve aiuto".