Il Premio Sara Levi Nathan. Gli onori a Ferrati e Brugnettini

La prima ha dedicato la sua vita alla cultura; la seconda, scomparsa, alla causa femminista .

Il Premio Sara Levi Nathan. Gli onori a Ferrati e Brugnettini

Il Premio Sara Levi Nathan. Gli onori a Ferrati e Brugnettini

Un omaggio alle grandi donne del nostro territorio, su questa scia la Commissione Donne Elette e la Giunta di Pesaro, ha consegnato il Premio Sara Levi Nathan 2024 a Lucia Ferrati e alla memoria di Marinella Brugnettini. Presenti per l’occasione familiari, amici, parenti, colleghi, che hanno riempito la Sala del Consiglio in occasione della consegna degli attestati. "Una premiazione che viene data a due figure, una per la memoria di chi non è più tra noi e una invece per chi ha la possibilità di continuare lo splendido lavoro che sta percorrendo nel nostro territorio - racconta l’assessore Camilla Murgia che, di Marinella, ricorda la figura d’esempio che ha rappresentato nella sua vita –. Tra i modelli che avevo e con la quale sono cresciuta da giovane, nel femminismo, lei era una di queste. Il riconoscimento è per il suo impegno per la comunità, per le battaglie che ha combattuto, per aver dato voce alla causa delle donne". Poi la prosidente della XII Commissione, Guendalina Blasi, racconta il curriculum di Brugnettini: "Nata a Sassocorvaro nel ‘43, scomparsa nel 2021, Marinella nei suoi anni di vita ha introdotto lo spazio delle donne nelle feste dell’unità, durante la sua esperienza da responsabile donne del partito ha organizzato la prima festa delle donne in Italia. Esponente di spicco dell’Udi, femminista convinta, portatrice del dibattito del femminismo italiano. Negli anni ‘80 promotrice e fondatrice casa delle donne. Ha insegnato a tutte noi a ragionare sul nostro modo di essere donne da tutti i punti di vista. Per questo la città di Pesaro le riconosce l’elevato merito per l’affermazione e l’autodeterminazione delle donne e di aver donato il suo sapere per la conquista della libertà e dei diritti di noi tutte". A ritirare il premio la sorella Maria Annunziata e il nipote Andrea Astolfi, che hanno ringraziato per il riconoscimento che "rende omaggio alla sua passione per la cultura, per la politica, per la vita. "Poi il premio successivo, consegnato a Lucia Ferrati: "Se nel 2024 non avessimo dato il premio a Lucia non so a chi avremmo potuto darlo. Una donna che si dona continuamente per riconoscere il valore sociale della cultura. Che ama la conoscenza e lo studio, dalla voglia innata di sapere. Lucia ha dedicato e dedica la sua vita da sempre alla cultura, dal teatro all’arte, dai festival a realtà come Amat e Rof. Questo è il giusto riconoscimento per una grande donna" ha dichiarato l’assessore Murgia. "Mi sono sempre ritenuta una persona fortunata perche ho avuto la grande fortuna di innamorarmi di qualcosa ben presto, ovvero dello studio. Ho imparato e compreso che nello studiare c’è la vera ricchezza interiore e da lì ho sentito la necessità di condividerlo con tutti perché tutti possono innamorarsi dell’arte. Un artista produce per tutti, chi pensa ad un pubblico invece è un commerciante".

Teobaldo Bianchini