"Il terreno è friabile, con le perforazioni ci saranno frane e acqua"

Fratelli d'Italia solleva critiche sull'assessore Pozzi riguardo al cantiere della "Cittadella del Basket" a Pesaro, evidenziando problemi geologici e errori di progettazione che potrebbero compromettere la stabilità dell'edificio.

"Il terreno è friabile, con le perforazioni ci saranno frane e  acqua"

"Il terreno è friabile, con le perforazioni ci saranno frane e acqua"

Dopo il primo botta e risposta con l’assessore Riccardo Pozzi, Fratelli d’Italia torna nuovamente sulla questione relativa al cantiere della "Cittadella del Basket" di via Togliatti. "L’assessore – spiegano Serena Boresta e Daniele Malandrino, rispettivamente coordinatore e consigliere comunale FdI Pesaro – considera risibili le nostre preoccupazioni, trattandosi di meri imprevisti che capitano di routine nei cantieri ed anche facilmente risolvibili. Se davvero pensa che questi siano solo ’imprevisti’ occorre che cambi assessorato per conclamata incompetenza".

In merito alla Cittadella del Basket, secondo i due esponenti FdI "è importante sapere che nella ben fatta relazione geologica sul terreno ove sta sorgendo il complesso (che i progettisti avevano ed hanno a disposizione), vengono riportate le stratigrafie del terreno che indicano chiaramente a 4.9 metri di profondità la presenza della falda acquifera e la presenza ghiaia medio-fine. Nella relazione si indica più volte la vicinanza del fiume e si riporta il fatto che nella campagna diagnostica della piscina, l’acqua era stata trovata a 2 metri di profondità". Stando così le cose "si ritiene che, in effetti, la falda si trovi dai 2 ai 5 metri di profondità in relazione al periodo di piovosità e di siccità del fiume".

Boresta e Malandrino proseguono: "Le fondazioni palificate, previste nel progetto, di un edificio del peso di quello che si vuole edificare, sono di norma nettamente più profonde delle misure di cui sopra – spiegano -. Dunque era del tutto prevedibile che nel corso dei lavori si sarebbero incontrati acqua in pressione e ghiaia (che è un strato permeabile e friabile). Si tratta di condizioni che determinano l’invasione di frane a acqua delle perforazioni". In seguito a questa ulteriore analisi, i due esponenti di FdI concludono: "I progettisti sapevano tutto e per la fondazione dovevano aver previsto l’uso delle camicie nella perforazione dei pali. A questo punto si evidenzia un errore grossolano in capo a di chi ha realizzato il progetto delle fondazioni e soprattutto in capo a chi si è occupato della messa in opera. Analoghi problemi - aggiungono Boresta e Malandrino - emersero anche in fase di costruzione della piscina, lamentati dai residenti a causa di vibrazioni consistenti, rumori rilevanti e fessurazioni sui muri delle loro abitazioni. Condividiamo quindi le preoccupazioni e le perplessità degli abitanti della zona".