Il turismo non decolla "Luglio chiude male, meno 20 per cento Giugno ancora peggio"

Fabrizio Oliva di Federalberghi: "Il carovita sta lasciando il segno. E le manifestazioni in città non hanno aiutato a portare gente. Mancano gli stranieri. Agosto? Ci sono molte camere ancora libere".

Il turismo non decolla  "Luglio chiude male,  meno 20 per cento  Giugno ancora peggio"

Il turismo non decolla "Luglio chiude male, meno 20 per cento Giugno ancora peggio"

Un passo indietro: giugno ha fatto segnare meno 20% di presenze turistiche. Luglio, che ieri ha girato l’ultima curva, come si sta chiudendo visto che non si odono salti di gioia?

"Correggiamo i numeri – dice Fabrizio Oliva di Federalberghi – perché per quello che riguarda giugno dal meno 20% si passa ad un meno 30 per cento. E per quello che riguarda luglio direi che siamo sotto di un altro 20 per cento".

Nessuno può dare la colpa al mare, al tempo brutto e via dicendo. Quali sono le cause di questi vistosi cali?

"Io penso che prima di tutto bisogna dire una cosa. Che la gente ha meno soldi nelle tasche da spendere. Se uno pensa ai mutui, ai rincari della benzina al fatto poi che alcuni generi alimentari sono aumentati anche del 40 per cento, i conti tornano. Quei 5-6 euro l’anno che uno metteva per le vacanze, in queste condizioni non ci sono più".

Per cui...

"Siamo al mordi e fuggi e alle vacanze, anche durante la settimana, che sono di due o tre giorni".

Quali sono gli hotel che hanno lavorato meglio?

"Quelli che si sono rinnovati e anche quelli che hanno mantenuto le cucine aperte".

Ma ad inizio estate si parlava di un boom dei B&B perché cresceva la richiesta del mercato: notte e prima colazione e poi a mangiare fuori...

"No, non è stato così perché andare a mangiare fuori a volte non è affatto conveniente".

Punto dolente: molti si lamentano per i rincari a volte anche marcati dei ristoranti. Lei cosa dice?

"In parte è vero perché ho visto anche un piatto di spaghetti con le vongole a 16 euro. Ma è anche vero che all’interno del centro storico ci sono ancora ristoranti che mantengono prezzi più che accettabili".

Come giustifica questo flop?

"Che in città non ci sono stranieri e cioè quelli che hanno una capacità di spesa superiore a quella degli italiani".

Quindi italiani pochi e così anche gli stranieri?

"Certamente. Gli stranieri sono quasi invisibili e forse vedremo qualcosa con l’inizio del Rossini Opera Festival".

Hanno inciso anche le manifestazioni?

"Pochi gli eventi, soprattutto, e anche corti. Manifestazioni che hanno attirato più gli italiani che gli stranieri. Iniziative che hanno portato soprattutto verso il mare i pesaresi che stanno nell’entroterra".

Agosto si sta aprendo in quale maniera?

"Che ci sono ancora hotel in cittrà con camere libere. Ma bisogna sperare bene, perché altrimenti è un disastro per le imprese del settore".

Ma in quanti hanno lavorato bene fino a luglio?

"Direi la metà degli hotel aperti e cioè 20-25 su una cinquantina. Ma quando dico ‘hanno lavorato bene’ vuol significare che hanno tirato su il loro stipendio".

m.g.