Inaugurazione mascherata. È vietata ma si fa lo stesso. Festa dopo i cantieri

Cavalcaferrovia, sottopasso e deposito delle bici: ieri sera le celebrazioni. Mancava solo il taglio del nastro. Padre Marzio: "Io posso parlare, non mi candido".

Inaugurazione mascherata. È vietata ma si fa lo stesso. Festa dopo i cantieri

Inaugurazione mascherata. È vietata ma si fa lo stesso. Festa dopo i cantieri

Inaugur… ops, apertura del sottopasso, del cavalcaferrovia, del deposito bici e della nuova illuminazione alla statua della Madonna davanti alla chiesa dei Cappuccini. "Inaugurazione" è tra i termini messi all’indice dalla legge sulla par condicio in campagna elettorale, almeno dall’11 aprile. E quindi nel tardo pomeriggio di ieri, usando una perifrasi, c’è stata la rimozione delle transenne per permettere ai pedoni di transitare nel sottopasso nuovo di zecca sotto il cavalcaferrovia che, a sua volta, a partire da venerdì scorso, è tornato a essere percorribile sulle quattro corsie. I lavori non sono del tutto finiti, per essere precisi. Manca il dettaglio artistico che consiste nel completamento dei murales nei piloni. Ad affiancare l’immagine di padre Damiani, infatti, arriveranno presto altri personaggi simbolo della storia locale. L’assessore Pozzi ci dà un’anticipazione: "Pasqualon, Dorino Serafini, Renata Tebaldi Sara Levi Nathan e altri. Simbolicamente sorreggeranno la struttura con le loro mani". La non solenne apertura è stata dunque fatta con un evento dal titolo ‘Sottopasso’, allestito dalla società organizzatrice di eventi ‘Time is upo’ di Luca Matteucci, Francesco Angelotti ed Edoardo Ciaroni, che nella serata di ieri, scongiurato il rischio pioggia, ha celebrato la riapertura di una zona off limits ormai da tempo immemore con una festa in musica e stand della porchetta. I candidati però c’erano "in veste laicale" come spiegano il candidato sindaco Andrea Biancani e l’attuale assessore Enzo Biancani. E in effetti l’unico decisamente non laico, a differenza dei politici presenti tra cui il vicesindaco Daniele Vimini e l’assessore Riccardo Pozzi, era padre Marzio, parroco della vicina chiesa dei Cappuccini, che ha benedetto le nuove strutture chiamando a fianco a sé i politici in veste di ‘chierichetti’. "Quando ero bambino il ponte non c’era e qui si trovava il passaggio a livello – racconta padre Marzio prima di aspergere gli astanti con l’acqua santa –: era un altro mondo. Benediciamo e ringraziamo per i lavori fatti a beneficio del bene comune. Ringrazio anche per l’illuminazione della Madonna restaurata". Padre Marzio è l’unico ad aver preso la parola per presentare il nuovo volto della zona: "ma non è che si è candidato pure lei?", qualcuno chiede. "Sì – scherza padre Marzio – ma io per il paradiso non per le comunali".

Antonella Marchionni