Incentivare i medici nell’entroterra. In Regione non si trova l’accordo

Centrosinistra e centrodestra non trovano accordo in Consiglio regionale sulle mozioni per il personale sanitario nelle zone montane, dibattito concluso senza risultati. Presidente ritira mozione su Sassocorvaro-Auditore per evitare controversie.

Incentivare i medici nell’entroterra. In Regione non si trova l’accordo

Incentivare i medici nell’entroterra. In Regione non si trova l’accordo

Centrosinistra e centrodestra non hanno trovato l’accordo in Consiglio regionale sulle mozioni presentate dal Pd, una nel 2022 e una nel 2023, per incentivare la presenza di personale sanitario nei territori montani, e i testi sono stati bocciati. A seguire, il presidente dell’Assemblea, Dino Latini, ha ritirato la mozione che aveva sottoposto al Consiglio a propria volta, per l’assegnazione di medici di medicina generale a Sassocorvaro-Auditore, "perché il tema è così delicato che non può essere oggetto di controversie e dispute di ordine partitiche".

Questo è il riassunto degli oltre 40 minuti di di dibattito avvenuti martedì, che hanno concluso un percorso lungo due anni. Di "motivazioni surreali e inesistenti" ha parlato Micaela Vitri del Pd, dopo che l’assessore alla Sanità, Filippo Saltamartini, aveva replicato che, "da Costituzione, le misure richieste non sono materia di Assemblea regionale, ma di contrattazione collettiva, affidata ai sindacati rappresentativi". La prima mozione chiedeva strumenti e incentivi economici per invogliare il personale sanitario a restare o spostarsi in aree montane. Strumenti chiesti, per via della carenza di medici, dalla stessa Unione montana del Montefeltro, con una delibera di Giunta poi ripresa dal Pd.

La seconda è arrivata nel febbraio 2023, dopo l’approvazione della legge regionale che prevedeva contributi per incentivare i sanitari a spostarsi nell’area del cratere del terremoto: il Pd chiese di estenderli all’intero entroterra montano. Sui testi, le parti hanno cercato un accordo, poi non trovato, secondo Vitri perché "nella bozza inviatami dalla collaboratrice del gruppo consiliare di Latini non si teneva conto dei punti da me proposti. Più volte abbiamo provato a ricontattarla, non siamo riusciti a parlarci". Rispondendo a Vitri, Saltamartini ha spiegato che, sì, "il problema è generale, ma dettagliatamente scandito soprattutto nelle aree del sisma. La Regione si è inserita per sottolineare la specificità di un trattamento aggiuntivo che trova giustificazione nel cratere, ma quando si tende, come da mozione, ad attribuirne uno aggiuntivo a tutte le aree interne, si crea un problema di parità di trattamento in un Paese che ha condizioni omogenee". In chiusura, dopo aver ritirato la mozione su Sassocorvaro-Auditore, Latini ha voluto rilevare due dati: "Il primo è che nei giorni scorsi ho parlato con il sindaco e confermo che la carenza sia ancora in atto. Poi chiarisco che, da parte mia, un impegno a cercare una risoluzione congiunta ci sia stato".

Nicola Petricca