Insulti razzisti alla calciatrice Daspo all’ex vigile e alla moglie

Lui è Pierfranco Generali, 61 anni, pesarese, fino a marzo in forza alla polizia locale di Mombaroccio. La questura di Vicenza ha emesso il provvedimento per le frasi durante una partita di Serie C femminile.

Insulti razzisti alla calciatrice  Daspo all’ex vigile e alla moglie

Insulti razzisti alla calciatrice Daspo all’ex vigile e alla moglie

"Ma cosa sei, una bestia?" avevano detto marito e moglie all’indirizzo della 22enne nigeriana Rafiat Folakemi Sule, giocatrice del Vicenza Calcio Femminile, appena espulsa dall’arbitro dopo un intervento falloso sulla loro figlia, una calciatrice della Jesina, impegnata sul campo di Tavernelle di Altavilla Vicentina, il 15 gennaio scorso, durante il match di serie C che da sette mesi si sta trascinato anche nelle aule di giustizia per un’accusa di "razzismo". Intanto ieri sono arrivate le prime pesantissime conseguenze per il pesarese Pierfranco Generali (61 anni, fino al 31 marzo scorso ispettore della Polizia locale di Pesaro d’istanza al presidio di Mombaroccio, oggi in pensione) e per sua moglie 58enne, finiti al centro di una bufera mediatica e sportiva che ora si è tradotta in Daspo di un anno, ma rischia di avere anche conseguenze penali.

In considerazione della "gravità" di quanto accaduto, e al termine del procedimento amministrativo condotto dalla Divisione Anticrimine della Questura, il questore della provincia di Vicenza Paolo Sartori ha emesso infatti nei loro confronti la Misura di prevenzione personale del Decreto di divieto di accesso alle manifestazione sportive (Daspo). "Si è trattato di un inqualificabile episodio di inciviltà – ha tenuto ad evidenziare il questore Sartori – connotato, peraltro, da gravissime e ripetute espressioni di inaccettabile violenza verbale a sfondo razziale. Per questi motivi ho ritenuto opportuno disporre questi provvedimenti". Di conseguenza, i coniugi Generali, non potranno più seguire le partite della figlia, né accedere a tutti i luoghi del territorio nazionale ed estero dove si svolgono manifestazioni sportive di calcio, maschili e femminili, di ogni categoria e grado nonché, da 3 ore prima a 3 ore dopo gli incontri di calcio delle squadre del Vicenza e della Jesina, ai luoghi interessati alla sosta, al transito e al trasporto di giocatrici e tifosi, oltre che nel raggio di 500 metri dal luogo ove si svolgono le manifestazioni sportive, così come, allo stesso modo, non potranno essere presenti in tutte le vie che si trovano nelle zone limitrofe agli Stadi.

"Lo apprendo da lei – ci ha detto Generali –. Non ci è stato ancora notificato nulla. Da parte mia posso dire che nell’audio prodotto non si sente cosa avrei detto io di male. Poi si potrà disquisire sul significato dell’epiteto usato da mia moglie: secondo loro offensivo, secondo noi no. Però siccome quello che dico io si sente chiaramente, non capisco cosa centri io in tutta questa questione".

Tiziana Petrelli