La battaglia di viale Dante: "Affari azzerati"

La scelta di spostare la fiera fa scoppiare un pandemonio. Commercianti infuriati con il Comune: "Grazie per l’ennesimo ’bidone’"

La battaglia di viale Dante: "Affari azzerati"

La battaglia di viale Dante: "Affari azzerati"

"I commercianti di viale Dante Alighieri ringraziano il sindaco Massimo Seri e l’intera amministrazione, opposizione compresa, per l’ennesimo ’bidone’ che ci ha riservato". E’ ironico nel suo essere infuriato Massimo Matano, titolare del negozio di capsule di caffè che si trova all’incrocio con viale Cristoforo Colombo. La scelta di spostare la fiera di San Bartolomeo per venire incontro alle esigenze degli albergatori fanesi che negli anni passati si erano lamentati del disagio patito dai loro clienti, per Matano è solo l’ennesima dimostrazione di come "le attività commerciali di via Dante Alighieri debbano sempre essere penalizzate dalle scelte di questa amministrazione, che prima toglie i parcheggi e poi le manifestazioni che creano profitto". Per questo si è fatto portavoce di un gruppo di imprenditori della zona, che hanno già dato mandato ad un avvocato, per far causa al comune partendo da questi due presupposti. Assieme a lui il titolare del Via Vai, del ristorante La Rustita, il macellaio, la sanitaria e pure la più recente gastronomia nata all’incrocio con viale Battisti.

"Con questo nuovo percorso fieristico che rende periferica questa zona - dice Matano - hanno realizzato la tempesta perfetta, causando ai negozianti il mancato incasso di quasi il 100% rispetto agli anni precedenti. E dico ‘quasi’ perché comunque ci restano fedeli i nostri clienti abituali. Non si poteva partorire iniziativa peggiore". Per i commercianti intervistati "tantissime città vorrebbero avere due viali paralleli così lunghi e belli per sfruttarli al meglio. Invece l’amministrazione l’ha spostata da qui per rimpicciolirla, stringerla in uno spazio più stretto e che coinvolge solo viale Adriatico fino al Lido, togliendo ulteriori parcheggi e peggiorando la viabilità per tutti. Quindi complimenti a tutti, perché avete reso viale Dante Alighieri (uno dei viali più belli di Fano) un inferno". "Io ho perso 10mila euro di incasso, l’introito maggiore di tutto il periodo estivo - si lamenta Antonio, titolare del bar Via Vai -. Ci pagavo tre mesi di affitto con il lavoro dei tre giorni della Fiera. Quello che mi fa più arrabbiare è che non siamo mai stati coinvolti nella scelta di modificare il tracciato. L’abbiamo saputo a cose fatte, dai giornali, che quest’anno saremmo rimasti esclusi. A questo punto credo davvero, dopo che ci hanno tolto anche i parcheggi, che ci sia la volontà politica di fare male a questa parte della città. La scusa è quella della sicurezza dei cittadini, ma poi fanno scelte che non solo feriscono ma mettono in ginocchio il tessuto economico cittadino".

Su questo punto è d’accordo anche la titolare del Ristorante La Rustita, che all’incrocio tra via Alighieri e via Colombo aveva un punto vendita di pasta fresca che ora ha chiuso. "Qui siamo tutti arrabbiati per la fiera - dice Lorella Persico -, anche se a me ormai cambia poco perché ho chiuso la Pasta Fresca al pubblico e lì facciamo solo laboratorio per la pasta dei ristoranti. Ho fatto questa scelta perché mi sono stancata delle scelte politiche fatte in questi anni su via Dante Alighieri che penalizzano le attività. Ad ogni modo il nuovo circuito della fiera mi crea disagio anche nel ristorante in viale Adriatico. Tra ieri ed oggi ho avuto la metà dei clienti perché mi hanno messo le bancarelle davanti e hanno chiuso tutto il parcheggio del Pesce Azzurro. Quest’anno hanno fatto una viabilità che è uno schifo. Prima era scomodo ma era fattibile. Ma dove hanno studiato per fare dei danni del genere?"

Tiziana Petrelli