La denuncia di Boccanera: "Ho scelto il centrodestra. Insulti, minacce e veleni"

Il presidente di Gulliver e Utopia si autosospende e racconta i retroscena "C’è chi ha detto che mi faranno chiudere o che capirò chi comanda".

La denuncia di Boccanera: "Ho scelto il centrodestra. Insulti, minacce e veleni"

La denuncia di Boccanera: "Ho scelto il centrodestra. Insulti, minacce e veleni"

"Mi sembra doverosa la scelta di autosospendermi dalla presidenza della Onlus Gulliver e dal coordinamento di Utopia, il progetto di ristorazione sociale che sviluppa prospettive occupazionali per le persone con disabilità". Andrea Boccanera, fondatore di entrambe le realtà, ha preso questa decisione, dopo aver abbracciato la proposta politica di “Civici Marche“, la lista civica fondata dal consigliere regionale Giacomo Rossi e di cui Boccanera sarà capolista alle prossime amministrative, correndo nella coalizione di centrodestra. Nella lettera inviata al Carlino, il noto esponente del terzo settore spiega così le proprie ragioni: "Non voglio assolutamente mettere a rischio il lavoro della comunità di volontari che in questi 14 anni ha visto una moltitudine di donne ed uomini seguirmi nella costruzione di un modo nuovo di vivere" ha osservato Boccanera.

La lettera parla di minacce: "Per aver scelto la coalizione di centrodestra ho ricevuto insulti pesanti: secondo una certa parte di sinistra io sarei stato un “ingrato“; “se non era per noi non avrebbe avuto spazi“; “lo faremo chiudere“. “Capirà chi comanda“. Per avere poi permessi che chiunque avrebbe potuto avere. Non so come me la faranno pagare, ma io non ho paura per me. In un paese “normale” si dovrebbero rispettare le scelte personali, ma ho una concreta paura che la mia scelta possa mettere in pericolo i progetti. Già forti segnali preoccupanti mi sono arrivati: la parte sana dell’amministrazione comunale rispetta la mia scelta, l’altra parte ha già mandato messaggi di chi grida alla vendetta. Come se il nostro lavoro sia dipeso dal “loro permesso”. Ho sempre collaborato con onestà con l’amministrazione della città e continuerò a farlo. Nelle prossime elezioni comunali mezza Pesaro si candida. A farlo sono presidenti e referenti di enti del terzo settore: da Sierra dell’Ail a Thomas Nobili, presidente del Csv, centro servizi per il volontariato. Entrambi fanno bene: nessuno dovrebbe dire nulla, in un paese normale, ribadisco. Alcuni lo fanno con l’establishment. E giustamente per tutti non è un problema. Io lo faccio, cosciente di andare contro-corrente, di andare dove gli ultimi, gli operai, i bisognosi, votano e vogliono risposte. Non mi schiero per contrappormi o rubare poltrone, mi schiero per coerenza".