La frontiera dell’elettrico: "Qui solo il 3% di auto va a batteria, ma è l’inizio"

Soddisfatti i principali concessionari della città: "Le famiglie sono interessate e gli acquisti aumentano". L’importante è avere un garage e fare pochi km.

La frontiera dell’elettrico: "Qui solo il 3% di auto va a batteria, ma è l’inizio"

La frontiera dell’elettrico: "Qui solo il 3% di auto va a batteria, ma è l’inizio"

C’è modo e modo di andare incontro ad un futuro meno inquinato. Ad esempio, rottamare o cambiare una vettura diesel e comprare un’auto elettrica. Che si fa presto a dire, ma provate a chiedere, come abbiamo fatto noi ieri. La prima telefonata è stata fatta alla concessionaria Boattini di Pesaro, esclusivista dei marchi Kia e Hyundai. Dice Francesco Boattini: "L’elettrico sarà il futuro, la strada da percorrere obbligatoriamente. Ne sono certo. Questo non significa che si passerà in un giorno solo dal motore a benzina a quello a batterie. Serviranno tempo e incentivi. A febbraio, tra un mese, dovrebbero arrivare nuovi e importanti aiuti, vedremo. A differenza del passato però, un qualunque cliente che entra oggi nel salone chiede subito notizie sulle auto elettriche. Rispondo sempre volentieri ma avvertendo che prima dovrò fare delle domande sulla logistica della famiglia. Nel senso che, a differenza del passato, chiedo se il cliente dispone di un garage dove sia possibile installare una ricarica per le batterie. In caso positivo, chiedo se percorre più di 50/70 chilometri giornalieri, perché in quel caso, servirà un’auto tutta elettrica con batterie più grosse e con una autonomia di 300 km con una ricarica. Ma a quel punto i prezzi partono da almeno 40mila euro. Abbiamo la Kia Ioniq da 60mila euro, oppure la Kia Ev9 con prezzi da 75mila euro. Questi modelli non hanno incentivi e quindi sono rivolti ad un pubblico di nicchia. Altrimenti la Hyundai Kona e la Kia Niro sono i modelli elettrici più richiesti della fascia intermedia. Ma la strada è tracciata, le case automobilistiche stanno abbandonando il diesel, il gpl, il metano. I listini diventano sempre più ricchi di modelli elettrici, magari ibridi, e a questo dobbiamo abituarci anche se ad oggi rappresentano una vendita fortemente minoritaria, ma lo sarà ancora per poco".

Matteo Meoli, rivenditore Skoda per la Gabellini auto, dice: "Siamo in una fase di passaggio importante dal motore a gasolio a quello elettrico. I clienti mostrano subito grande interesse per l’auto a batterie ma poi vanno fatti i conti con le condizioni per la ricarica notturna e per il chilometraggio. Chi viaggia molto, con i tempi stretti, deve valutare bene l’autonomia di cui può disporre. Poter viaggiare senza ricaricare in autostrada per olter 300 km diventa complicato. Occorre organizzarsi e valutare la posizione lungo la strada delle colonnine, che ormai cominciano ad essere presenti in tante stazioni di servizio autostradali. Da parte nostra abbiamo un modello tutto elettrico come la Skoda Enyaq che è molto apprezzata. La clientela vuol capire sempre di più e malgrado i costi siano importanti, le formule di vendita si avvicinano al noleggio con rate modulabili. Andiamo verso l’elettrico, anche se oggi è attorno al 3 per cento del venduto".

Federico Guerrieri è il titolare della concessionaria Peugeot, Opel e Citroen di Pesaro: "I nostri mezzi elettrici più richiesti, in particolare Peugeot e-208, Citroen C4 e Opel Corsa, rappresentano tra il 5 e il 10 per cento del venduto. Ed è in crescita grazie ai 5000 euro di incentivo con auto da rottamare. Questo fa scendere il prezzo intorno ai 28mila, con rate legate al valore garantito. Ma il fatto importante è che grazie all’elettrico il concessionario è tornato ad essere un consulente di famiglia, di cui fidarsi per non sbagliare l’acquisto".

ro.da.