La protesta degli esclusi Sindaci, il grido d’aiuto Mura crollate, strade rotte "Non lasciateci di nuovo soli"

Da Fermignano a Mercatino Conca, l’elenco delle opere che senza i fondi di Roma i primi cittadini non riusciranno a fare: "Tutti i Comuni hanno la stessa dignità" .

La protesta degli esclusi  Sindaci, il grido d’aiuto  Mura crollate, strade rotte  "Non lasciateci di nuovo soli"

La protesta degli esclusi Sindaci, il grido d’aiuto Mura crollate, strade rotte "Non lasciateci di nuovo soli"

di Nicola Petricca

Quei quattro milioni di euro stanziati dal Governo per i primi interventi post maltempo, da ripartire tra i sette Comuni rientrati nello stato d’emergenza, scatenano la protesta: pochi fondi e pochi beneficiari, questo è il sentimento che accomuna tanti amministratori. "Del tutto insoddisfatto" è il presidente della Provincia, Giuseppe Paolini: "I danni si sono registrati per gran parte nell’entroterra. Abbiamo 76 strade provinciali franate e servono 25 milioni, questa è la stima trasmessa alla Protezione civile. Ci chiediamo come faremo a sistemarle se arriva un contributo di quattro milioni per sette Comuni in tutto: rischiamo l’isolamento nell’interno. Spero che le cose siano riviste. La Regione ci ha in ogni caso assicurato il proprio interessamento per fare rientrare nello stato d’emergenza il maggior numero di Comuni".

Anche diversi sindaci sono stupiti, vista la conta dei danni in aumento ovunque. Il decreto apre una prima fase di risposta rapida all’urgenza, che sarà seguita dalla ricostruzione, e per individuare i beneficiari si è seguito il criterio del pericolo immediato, come in Emilia-Romagna, determinando però differenze tra Comuni anche confinanti, in entrambe le regioni. "Capisco che non ci siano vite in pericolo, ma rischiamo danni e non essere beneficiari significa non sapere quanti interventi potremo fare - commenta il sindaco di Mercatino Conca, Omar Lavanna -. Perché alcuni Comuni confinanti rientrano e noi no? Ora serviranno interventi immediati per finire di liberare strade e pulire il fiume, che ha eroso terreno fino al limite della ciclabile, mentre la viabilità verso monte ha problemi ovunque". Altre cose di cui si lamentano i sindaci sono i sopralluoghi della Protezione civile nazionale, brevi e che hanno coinvolto solo alcuni, e l’annuncio dei ristori dato prima della scadenza per la consegna delle schede dei danni, fissata al 29 maggio. "Non si possono fare differenze - dice Luciano Arcangeli, sindaco di Macerata Feltria -. Io ho danni per oltre 3 milioni: con un bilancio di 1,8 milioni, come posso sistemare i 10 metri di mura del castello crollati? Ho saputo che lunedì ci sarà un’altra riunione della Protezione civile a Roma, spero che allarghino l’elenco dei beneficiari".

Secondo Emanuele Feduzi, sindaco di Fermignano, la differenza di trattamenti "era da evitare: tutti abbiamo disagi. Da noi ci sono oltre 20 smottamenti e quattro famiglie hanno subito danni. I soli bilanci comunali non basteranno".

Da Monte Cerignone, il sindaco Carlo Chiarabini lancia un appello: "Non lasciateci soli anche stavolta. Tante strade sono state ripristinate solo in apparenza, ora occorre sistemarle davvero. Parliamo di sicurezza, servono altre risorse. Abbiamo tolto 15 famiglie dall’isolamento, ma ci sono ancora smottamenti, come al campo sportivo, inagibile. Mi auguro sia uno scivolone, perché tutti i territori coinvolti hanno una dignità, nel rispetto di quanto accaduto in Romagna". Mauro Dini, sindaco di Lunano, spiega che "queste vicende avvengono sempre così in fretta che la parte più difficile è capirci qualcosa. Tutti noi sindaci abbiamo subìto danni: senza risarcimenti le cose resteranno così, anche quelle pericolose". Stefano Pompei, sindaco di Tavoleto, afferma di non essere stato contattato da nessuno e si dice "dispiaciuto per l’esclusione, ma noi, come altri, speriamo di essere inclusi in seguito. Case isolate non ne abbiamo, ma di danni sì, e ora si deve ricostruire: coi nostri bilanci non possiamo fare tutto".

A Frontino preoccupano varie strade, ma, più di tutto, le tempistiche dello Stato: "Ho ricevuto fondi per sistemare una via dissestata nel 2017 solo tra 2021 e 22, quindi ho paura che i ristori arriverebbero comunque tardi - spiega il sindaco, Andrea Spagna -. I danni da eventi naturali sono la quotidianità per i comuni montani e non si può dover attendere eventi più grandi per attingere a risarcimenti. Noi siamo sempre in emergenza, ma nessuno ne parla".