La strada ad alto rischio Siligate, ecco la rotatoria Ma è ancora polemica

Ieri l’inaugurazione. Jolanda Filippini: "L’abbiamo attesa per tanti anni". Non finisce qui: "Manca il doppio attraversamento pedonale, è importante".

La strada ad alto rischio  Siligate, ecco la rotatoria  Ma è ancora polemica

La strada ad alto rischio Siligate, ecco la rotatoria Ma è ancora polemica

Benedetta rotatoria: finalmente dopo 20 anni, ieri è stato inaugurato – con tanto di taglio del nastro fatto dal sindaco – l’incrocio a forma di “neurone stella“ che riduce i rischi sul valico delle Siligate, tratto di strada tra i più pericolosi in città. Mentre don Daniele ha alzato l’aspersorio verso il cielo, il pensiero della signora Nella è andata alla buonanima del marito, l’ottuagenario Marco Paradisi. "E’ morto otto mesi fa, ma almeno ha visto l’inizio del cantiere che ha atteso per diciotto anni" osserva la vedova, con l’occhio brillante di emozione, presa sotto braccio dalla vicina di casa, Cetta Filomena in Giommi. Anche lei abita nell’antico tracciato di strada della Romagna, a monte del fosso della ranocchia, a ridosso del valico. "Sono contenta – dice –: questa strada è sempre stata pericolosa. Ora lo è di meno". Tanti sono stati gli incidenti, una la persona morta di recente a valle del valico, micidiale per la velocità che le quattro corsie alimentano.

Don Daniele a voce alta – per il traffico che incurante passa – ha declinato in preghiera il sentimento comune, rammentando le ragioni di una comunità intera che quella rotatoria ha chiesto, per almeno due decenni: "Dio, illumina la via di chi passa di qui perché guidino con maggiore prudenza e giudizio". In effetti la rotatoria è stata una sfida tecnica per l’Anas che l’ha costruita: a guardarla si vede che è un piano inclinato verso il mare. Il moto rotatorio dovrebbe smorzare la velocità. "E’ la ragione per cui diciotto anni fa – osserva Massimo D’Angeli, presidente della Comunità del Parco San Bartolo – insieme a Marco Paradisi, Jolanda Filippini e ad altri oggi ancora presenti, abbiamo raccolto le firme, perché si prendesse coscienza di una necessità assoluta". Filippini, presidente del Quartiere San Bartolo, sorride, mentre distribuisce pasticcini fatti da lei: "Ero giovane, ora sono nonna, ma ce l’abbiamo fatta" ha detto dopo che il sindaco Matteo Ricci, affiancato dagli assessori Enzo Belloni, Riccardo Pozzi e dal consigliere regionale Andrea Biancani, l’ha invitata ad un commento pubblico. Con gentile fermezza ha anche aggiunto: "La messa in sicurezza non è terminata: chiediamo al Comune di attivarsi con Anas. Manca il doppio attraversamento pedonale all’altezza della fermata del pullman e lo spazio perché i pedoni raggiungano case e servizi, senza rischiare la vita. L’Anas ha detto che questi interventi non possono essere accolti perché la Siligate non è un centro abitato". Biancani scuote la testa: "Non è vero – osserva il consigliere regionale –. Anas, tra Pesaro e Fano, nel tratto extraurbano ha realizzato strisce pedonali e illuminazione potenziata. Quindi è possibile". Biancani aggiunge altre istanze provenienti dai residenti:"E’ da questa mattina che ricevo telefonate per rimarcare quello che, pur previsto nel progetto, poi non è stato realizzato". Il sindaco è d’accordo: "Faremo un incontro con Anas per ragionare sulle istanze giuste e legittime dei residenti".

Anche il Comitato civico Consolare Flaminia, non va per il sottile: "Bene, ma la rotatoria per mettere in sicurezza la zona non basta – tuona la presidente Sara Filippini a nome di un corposo numero di residenti –. Se ci avessero invitato alla inaugurazione non avremmo avuto remore a ribadire le priorità rimaste disattese. Chi è intervenuto alla cerimonia l’ha saputo all’ultimo. Il progetto realizzato nasce vecchio perché non riduce del tutto le quattro corsie che sono anacronistiche, oggi, su quel tratto di strada. Soprattutto se si pensa anche al progetto di armonizzazione che andrebbe fatto con la realizzazione della Ciclovia Adriatica, ora in atto a Colombarone. La sicurezza ottenuta è monca – conclude la presidente dopo aver ascoltato le opinioni dei residenti –: è necessario completare gli interventi identificati da chi questo territorio vive e conosce bene. Ancora attendiamo un confronto con Anas". L’intervento, dall’importo complessivo di circa 900mila euro, per anni è sembrato una utopia: non lo è più.

Solidea Vitali Rosati