La Vis e il colpo del ko mancato. Resterà il derby dei rimpianti

Col Rimini i biancorossi hanno avuto l’occasione per chiudere il match. Ma il ‘delinquente’ d’area non c’è...

La Vis e il colpo del ko mancato. Resterà il derby dei rimpianti

La Vis e il colpo del ko mancato. Resterà il derby dei rimpianti

Il calcio si evolve, ma fisicità e velocità non sporcano regole fondamentali sulle quali questo gioco si basa. Ovvero: quando hai l’occasione, anzi le occasioni, per chiudere la partita, devi farlo altrimenti poi rischi di prendere gol e perdere punti. Questa elementare regola ha condizionato il risultato della partita con il Rimini e non solo quella. La Vis sul piano del gioco e dell’impegno ha ben poco da rimproverarsi. Sta facendo miracoli, spingendo ogni volta al centoventi per cento, ma raccogliendo spesso mezzi risultati in casa. Una costante, segno che forse ci sarebbe bisogno di qualche delinquente d’area capace di sporcare il risultato a modo suo, capitalizzando l’accademia e l’ossigeno che il resto della squadra mette sul campo. Specie nel primo tempo la Vis ha avuto più occasioni per chiudere questa partita particolare, ma non è riuscita a farlo non per propri demeriti, ma perché nel suo dna non ci sono banditi, specie in area. E’ mancato dunque quel cinismo che a volte risulta fondamentale e che può fare la differenza in un campionato equilibrato come questo. Il primo tempo è stato da record per occasioni da rete che sono tutte arrivate da azioni, dopo che nei primi 20 minuti il Rimini aveva costretto Pesaro a difendersi bassa. Pucciarelli si è dato un gran da fare in verticale e in orizzontale, garantendo cambio di passo. Sylla di testa le ha prese tutte, mettendo a nudo il vero difetto del Rimini, assolutamente assente nel gioco aereo specie nella propria area. Ma non si può chiedere al centravanti della Vis il dribbling stretto e la penetrazione con tiro, perché le leve sono lunghe e le sue qualità sono soprattutto date dai centimetri. Se la Vis avesse avuto un attaccante di peso al suo fianco probabilmente avrebbe chiuso i conti.

Resta comunque la buona prestazione di tutta la squadra che ha saputo soffrire, rimediare anche a qualche disattenzione di troppo del giovane Ceccacci, e che stava portando a casa una vittoria meritata. Un risultato condizionato anche dal probabile fuorigioco nell’occasione da rete avversaria. Tra i singoli, menzione anche per l’ex Rossetti che ha intercettato e rimesso in circuito una miriade di palloni, così come il crescendo di Di Paola, assolutamente sopra la media come del resto in difesa Tonucci. Ma come dice Banchieri, parlare di singoli sarebbe forse penalizzante per un gruppo che sta spremendo tutto quello che ha, nell’attesa che dal mercato possa arrivare un aiuto. Quanto all’aspetto psicologico, il mezzo risultato lascia il tempo che trova tra chi viene allo stadio. La gente della Vis è abituata alle mancate vittorie e non è un pareggio di questo tipo che le toglie il buonumore, tant’è che la squadra è uscita tra gli applausi. Il paradosso è che si è contenti nonostante una classifica che ancora preoccupa e che resterà in bilico probabilmente altri mesi visto l’equilibrio che regna in questo girone. Il quale può essere rotto soprattutto da chi riesce a ingaggiare uno di quei rapinatori d’area capace di portare a casa la refurtiva in giornate come quella di domenica sera, dove non basta essere belli, bravi, generosi, ma bisogna essere anche cinici e bari.

d.e.