La Vuelle decide su McCallum. In programma un vertice societario

Ma il play è diventato il capro espiatorio di tutta una serie di mali. Ma non difendeva lui sulle ali di Reggio

La Vuelle decide su McCallum. In programma un vertice societario

La Vuelle decide su McCallum. In programma un vertice societario

"Aspettiamoli!", scriveva qualche tifoso al termine della partita-Caporetto di Reggio Emilia. Il pubblico che torna con l’ascia di guerra in mano. Perché al di là di tutte le disquisizioni tecniche, il grande problema che ha davanti in questo momento la società è questo: non disperdere il grande patrimonio di pubblico – cinquemila tifosi di media in casa – che è stato costruito con le due annate di Repesa e con quella di Banchi. Perché questa squadra è un grande salto indietro, al tempo di Petrovic: la battuta di allora (di un bolognese) è stata questa: "Ma ’sti camerieri dove li avete presi?". La battuta di inizio campionato che girava in città era questa: "Non portate Schilling (il pivot, ndr) al porto quando tira Bora perché il vento se lo porta via". Salvaguardare il patrimonio-pubblico è il primo dei problemi. Poi ci sono tutti gli altri che stanno emergendo con il passare delle giornate.

E’ in programma per questa sera una riunione in società dove pare sia in discussione il futuro del play e cioè McCallum. Potrebbe andare in Asia, dicono. McCallum è diventato ormai il capro espiatorio di tutti i mali di questa squadra, l’orsacchiotto su cui sparare. Un giocatore che non tira da 3 è sicuramente un problema. Ma è difficile trovare un filo conduttore tra il play e una intera squadra che prende, come è successo a Reggio, trenta punti in un tempo. Difficile imputare a McCallum un 11 su 17 al tiro da fuori portato a casa dal duo Galloway e Hervey. Perché non spettava all’americanino il marcamento delle due ali di Reggio.

Difficile da giustificare un giocatore come Bluiett che fa un paio di tiri poi esce dal palasport per andarsi a fumare una sigaretta. Prendi Mockevicius come pivot e poi lo si tiene in campo 10 minuti di media? Qual è il senso? Bamforth ha classe e filigrana e si vede, ma si vede anche che deve tirare da metà campo per non avere l’uomo addosso. Tutta colpa di McCallum? Difficile da vendere questa teoria.

La costruzione della squadra fatta nel corso dell’estate diciamo che non è stata felice. Ragioni legate al budget come è andata sempre ripetendo la società? Una parte di verità, ma che da sola non giustifica il risultato.

Cosa ci vuole? A questo punto un super nel ruolo di play o in posizione di guardia-ala, scegliendo il duo Bamforth e Tambone per costruire il gioco? Ipotesi. L’importante è non disperdere quei cinquemila tifosi che hanno in mano l’ascia di guerra.

m.g.