Laghi artificiali per sopravvivere "L’Ato di Pesaro è dormiente Meglio Enel che pulirà gli invasi"

L’assessore regionale Aguzzi accusa l’ente provinciale per l’acqua di immobilismo: "Se incarichi tre o quattro Università per capire cosa fare, vuol dire che perdi tempo".

Laghi artificiali per sopravvivere  "L’Ato di Pesaro è dormiente  Meglio Enel che pulirà gli invasi"

Laghi artificiali per sopravvivere "L’Ato di Pesaro è dormiente Meglio Enel che pulirà gli invasi"

In uno studio della regione Veneto, tra le ipotesi in campo per i bacini di contenimento delle acque, c’è anche il recupero delle cave dismesse. E questo dato sta riportando di attualità la cava di Sant’Anna del Furlo "che avrebbe una capacità di 2milioni di metri cubi e cioè tutta quella che è stata presa dai pozzi del Burano e di Sant’Anna nelle ultime due estati", dice chi segue queste problematiche che tornano sotto i riflettori ora con case, fabbriche, strade e interi quartieri finiti sott’acqua. Dice il direttore dell’Ato Michele Ranocchi, cioè l’ente che deve programmare il problema dei bacini idrici: "Noi abbiamo dato in mano uno studio all’università di Ancona, Bologna, Urbino e vorremmo ora interessare anche Padova dove sono grandi esperti in opere idrauliche. Uno studio di programmazione per risolvere questi problemi. Si stanno raccogliendo i dati per vedere quali possano essere le soluzioni migliori, ma da quello che mi risulta della cava di Sant’Anna non si fa cenno. Però non è detto, una volta completato il rapporto, che l’ipotesi venga presa in considerazione. E di tutte queste problematiche ci stiamo ora confrontando anche con la Regione".

Ma da palazzo Raffaello e cioè la sede della regione, che dicono? L’assessore competente è Stefano Aguzzi, il quale risponde così sull’argomento: "L’unico tavolo che conosco è quello che fanno i falegnami. Per il resto non spetta alla Regione studiare questi temi perché questa è una programmazione che è in capo all’Ato, anche se devo dire quella della provincia di Pesaro e Urbino mi sembra abbastanza dormiente. Dato uno studio in mano ad alcune università? Mi pare la classica maniera per rilanciare tutto nel tempo. Comunque l’unico che si è mosso sotto questo profilo sono stato io che mi sto interfacciando con Enel Green Power che ha in gestione i bacini del Furlo, San Lazzaro e di Tavernelle, per la pulizia degli invasi. Perché poi fra l’altro questo ramo dell’Enel deve lasciare la gestione entro il 2029 e solo quello del Furlo ha un capacità di contenimento delle acque che è diminuito del 45 per cento per i detriti. Quelli dell’Enel stanno facendo un po’ di melina e la cosa non mi piace – continua Aguzzi –, comunque se portiamo a casa il risultato della pulizia dei tre invasi, abbiamo calcolato che recuperiamo un mese di autonomia durante il periudo estivo. Per quello che riguarda i bacini da costruire, che portino un progretto e poi si vedrà come reperire i fondi".

Tornando all’ipotesi di creare una diga in un’area naturale come quella di Sant’Anna anche il sindaco di Fossombrone Massimo Berloni – la zona ricade nel suo Comune – trasecola: "Non ne ho mai sentito parlare di una diga a Sant’Anna e non so nemmeno se sia tecnicamente possibile realizzarla. Comunque al di là di questo nessuno a livello ufficiale mi ha mai accennato nulla, nemmeno i sindaci che comuni vicini".

m.g.