L’albero "solleva" la porta. Comune non ci sta a pagare. In causa per 900 euro

Il residente aveva chiesto all’amministrazione il costo della porta e della soglia che aveva dovuto cambiare. Chiesti 2.000 euro, offerti 1.100. "Troppo pochi".

L’albero "solleva" la porta. Comune non ci sta a pagare. In causa per 900 euro

L’albero "solleva" la porta. Comune non ci sta a pagare. In causa per 900 euro

C’è un albero in via De Gasperi che ha le radici abbastanza in superficie. Col risultato che la soglia in marmo e la porta d’ingresso della famiglia Ovani si sono "sollevati" andando a rompersi. Per questo, la famiglia attraverso l’avvocato Roberto Righi ha chiesto al Comune di avere un risarcimento visto il danno della porta costato 2.700 euro. C’è stato un tentativo di mediazione ma è saltata per la "distanza tra le parti".

Il proprietario di casa chiedeva un risarcimento di 2000 euro, inferiore dunque alla fattura del falegname che ha montato la nuova porta, mentre il Comune riconosceva il danno ma non offriva più di 1100 euro.

Essendoci 900 euro di differenza, la famiglia Ovani non ha accettato e il Comune non ha offerto nulla di più. Così il proprietario ha fatto ricorso al giudice di pace con nomina dell’avvocato Righi e con la nomina da parte del Comune dei propri avvocati.

L’udienza è prevista nelle prossime settimane, ma alla fine costerà molto di più di 900 euro nel caso di udienze ripetute, spese legali, bolli e documentazione.

Se poi il giudice darà ragione al ricorrente, le spese legali da pagare al privato saranno di gran lunga superiori alla differenza che correva tra la richiesta della famiglia Ovani e quanto era stato offerto dall’amministrazione comunale.