Lascia casa e conti alla badante I cugini impugnano il testamento

Lascia casa e conti correnti alla badante moldava, ma i cugini della defunta presentano un esposto e chiedono di riesumare la salma. La procura ha chiesto l’archiviazione, ma i parenti si sono opposti. È la storia di un’eredità contesa al vaglio del gip Giacomo Gsparini chiamato a decidere se archiviare il caso o avviarlo verso il processo. La defunta era un’anziana pesarese, nota in città per la sua grande passione per la fotografia tanto da aver ricevuto riconoscimenti a livello nazionale dalla Federazione italiana associazioni fotografiche. La donna, che non era sposata e ha sempre vissuto da sola, muore, a casa, a febbraio 2021. Negli ultimi anni però, a partire dal 2019, dopo un ricovero in ospedale, aveva deciso di assumere una badante che la aiutasse nelle incombenze quotidiane e aveva preso a servizio la signora di origini moldave. A febbraio 2021, la fotografa muore. E salta fuori il testamento con cui l’anziana pesarese lascia alla sua domestica la casa e i conti correnti. Ma quando i cugini, ultraottantenni e residenti in un’altra città, vengono a sapere di quelle volontà testamentarie, tramite l’avvocato Alberto Bordoni, presentano un esposto sostenendo che la parente fosse stata circuita dalla badante, la quale, a loro dire, si sarebbe anche intascata circa 90mila euro in due anni, con prelievi ingiustificati. Chiedono di riesumare la salma. La procura valuta che la defunta avesse lasciato tutto alla colf nel pieno delle sue facoltà mentali. Il legale della badante, l’avvocato Liana Pesaresi, ha depositato una memoria in cui insiste sulla lucidità dell’anziana.

Elisabetta Rossi