Lavori in piazza Andrea Costa:: "Bloccate tutto, tigli in pericolo"

La Lupus in fabula contesta il metodo seguito per la sistemazione: "Cemento anche sulle radici".

Lavori in piazza Andrea Costa:: "Bloccate tutto, tigli in pericolo"

Lavori in piazza Andrea Costa:: "Bloccate tutto, tigli in pericolo"

In piazza Andrea Costa assieme agli scavi emersi durante i lavori, ora si tombano pure le piante. Per questo la Lupus in Fabula vuole bloccare i lavori. "Sei alberi con le radici troncate e immerse nel cemento - denunciano gli ambientalisti -. E il colletto a 20 cm sopra il livello della pavimentazione. Nemmeno un millimetro di terra che permetta l’infiltrazione dell’acqua e l’ossigenazione delle radici. Così si presentano i tigli di piazza Costa nella porzione di area oggetto della prima fase di riqualificazione". A nulla è servita quindi la battaglia dell’associazione che in fase di progettazione si era adoperata per salvare questi alberi, che nella prima versione del progetto dovevano essere abbattuti. "Abbiamo commissionato una perizia ad un esperto agronomo - rivelano - che ha certificato che gli alberi erano sani, che potevano fornire servizi ecosistemici per altri 50 anni, che necessitavano solo di una più costante e puntuale manutenzione". E così a seguito di una successiva diffida "il comune ha cambiato idea e il nuovo progetto di piazza Costa prevede solamente il taglio di qualche albero malato e instabile. Mai avremmo immaginato che a danneggiare gli alberi fossero i lavori: ciò significa che ci sono falle nel progetto o nella direzione del cantiere". Per la Lupus c’è un dato incontrovertibile che testimonia il poco interesse dell’amministrazione Seri nella tutela e miglioramento del verde urbano: "quasi nessuno dei progetti degli ultimi due anni ha il timbro di un agronomo, di un arboricoltore o di un tecnico forestale. Se a ciò si aggiunge la fretta di completare i lavori…". Per gli ambientalisti, che si rifanno al Regolamento del Verde Urbano, quelli eseguiti in piazza Costa sono tutti interventi "vietati". Per questo: "Segnaleremo i fatti alla Polizia Municipale che ha compiti di vigilanza. Non è più tollerabile che si continui a danneggiare il patrimonio pubblico e mai nessuno sia chiamato a risponderne. E chiediamo al dirigente dei Lavori Pubblici di fermare i lavori e di rivedere il progetto".

ti.pe.