"Le giovani menti sono la chiave per il futuro"

L’ambasciatore Giorgio Starace, già nostro rappresentante a Mosca, ha presentato il libro su guerra e Ucraina scritto dal prof Pellicciari

"Le giovani menti sono la chiave per il futuro"

"Le giovani menti sono la chiave per il futuro"

Politiche di aiuto umanitario e sviluppo economico come strumenti di politica estera. Questi i temi trattati all’Università di Urbino che ha ospitato l’ex ambasciatore Giorgio Starace durante la discussione del libro “War World Aid, Interventionist Aid and War in Ukraine“, testo scritto del prof Igor Pellicciari, docente di storia delle istituzioni politiche nell’Ateneo ducale.

L’evento è stato inserito nelle iniziative del dottorato in “Global Studies“ e ha visto l’introduzione del professore Nicola Giannelli. Starace, ambasciatore d’Italia a Mosca da ottobre 2021 a dicembre 2023, ha portato la propria testimonianza sul ruolo svolto nelle relazioni internazionali dalla Russia.

Cosa è emerso dalla discussione?

"E’ emerso un aspetto che ritengo importante e che è stato ben posto in evidenza da Igor Pellicciari nel suo libro: negli ultimi tempi gli aiuti e interventi umanitari, economici e militari sono diventati strumento di politica estera. In un certo senso si sono bi-laterizzati a danno del multilateralismo. Meccanismi che avevano o hanno dei codici di condotta che obbediscano a logiche deterministiche, e questo è una forma di degenerazione".

Questo territorio aveva e ha legami con la Russia dal punto di vista economico, parliamo di export.

"Tutte le istituzioni italiane non devono, in base alle nostre regole di ingaggio, fare “promotion“ (promozione). E’ evidente che la Diplomazia e l’ufficio Ice devono aiutare le aziende presenti in tutte le difficoltà che incontrano. E sono di diversa natura. Difficoltà sia legate all’interpretazione esatta del meccanismo sanzionatorio, in modo da non procedere con attività non consentite dalla Normativa Comunitaria. Ma anche per fare fronte alle difficoltà che sorgono a causa delle contro misure che vengono prese dalle autorità russe in materia doganale e fiscale. Il team, e io fino al mio incarico di ambasciatore in Russia, ha un continuo contatto con le nostre aziende per risolvere problemi pratici e assisterle dal punto di vista consolare. Questo perché la situazione non è delle più rosee".

Ha avuto modo di confrontarsi oggi con i ragazzi del dottorato in Global Studies?

"Tutte le volte incontro con enorme piacere le giovani menti. Lo facevo anche in Russia, per me mantenere un canale con i giovani è fondamentale. Quindi le Università e la Scuola Calvino a Mosca. Le giovani menti sono fondamentali, sono la classe dirigente del futuro e dialogando con loro imparo moltissimo. Ti danno soluzioni che a noi sfuggono perché hanno delle convinzioni più cristalline e meno inquinate dal vivere quotidiano di noi più anziani. Spero che saranno molto meglio di questa generazione, perché la realtà che ci circonda non è delle migliori".

Francesco Pierucci