REDAZIONE PESARO

"Le luci dell’Osservatorio Valerio accese di notte"

"Le luci dell’Osservatorio Valerio accese di notte"

"Le luci dell’Osservatorio Valerio accese di notte"

Gentile lettrice, forse ad accendere le luci dell’Osservatorio è l’ottima anima del professor Brunello Bedosti, recentemente scomparso e che non riesce ad abbandonare definitivamente quei posti che per tanti anni ha frequentato come emerito direttore dell’Osservatorio "Valerio". Per la verità, più che provare a rompere le lampadine con un lancio mirato di sassi, non saprei cosa altro rispondere o suggerirle quando già gli uffici comunali le hanno fatto sapere chiaramente che "segnaliamo sperando che si risolva" e "chi di dovere provvederà". D’altronde lei capisce bene che non è cosa facile girare un interruttore per spegnere le luci dell’Osservatorio. Eppure qualcosa mi dice che, semmai il Comune dovesse rispondere, sarebbe capace perfino di escogitare una motivazione quasi legittima che a noi normali sfugge del tutto per giustificare l’accensione continuata delle luci in tutti i locali dell’osservatorio. E poi perché prendersela tanto? Di questi tempi l’elettricità costa così poco. Erano molto più chiari i tempi in cui uno, uscendo, diceva agli altri: allora io vado e l’ultimo spenga la luce e chiuda la porta. Oppure potrebbe anche darsi che la luce della torretta di quel posto votato alla scienza resti accesa come faro nella notte della Città della cultura.