L’entroterra è la patria della cultura. Torna Happennino Festival

Un mese di appuntamenti tra Piobbico, Mercatello sul Metauro, Borgo Pace, Peglio e Sant’Angelo in Vado. Il primo ospite annunciato per questa edizione è il podcaster Pablo Trincia per parlare di luoghi e narrazioni.

L’entroterra è la patria della cultura. Torna Happennino Festival

L’entroterra è la patria della cultura. Torna Happennino Festival

Luoghi, musica, incontri e itinerari. Happennino Festival dell’Entroterra ci ha abituato, nelle sei edizioni precedenti, a portare sotto i riflettori la parte più nascosta dell’entroterra urbinate con eventi diffusi in cinque comuni delle aree interne, Piobbico, Mercatello sul Metauro, Borgo Pace, Peglio e Sant’Angelo in Vado. Per questa settima edizione 2024, però, c’è una prima grande novità: il festival non sarà diffuso solo nello spazio ma anche nel tempo.

Happennino riempirà i luoghi dell’entroterra con occasioni di incontro, emozioni ed esperienze per tutto il mese di settembre, in un calendario espanso ricco di ospiti e contenuti importanti e cuciti seguendo la visione contemporanea di entroterra che dal 2018 portano avanti i fondatori e i comuni che partecipano. Ma non solo. È stato anche già annunciato il nome del primo ospite di Happennino 2024: sarà Pablo Trincia, giornalista e autore di podcast tra i più ascoltati in Italia. Nelle sue narrazioni il paesaggio che sta dietro alle storie non è mai soltanto un semplice sfondo, Trincia è un vero maestro dello storytelling e del racconto dei luoghi.

Il podcaster campione di ascolti sulle piattaforme digitali sarà protagonista di un incontro dedicato che già si preannuncia imperdibile, del quale prossimamente verranno resi noti tutti i dettagli, assieme agli altri ospiti e date di questa edizione che verranno snocciolati di settimana in settimana sui canali social del Festival. Torneranno quindi le location mozzafiato, le emozioni e il ritmo, sviluppati in un nuovo format che si propone di favorire l’immersione dei partecipanti all’interno dei paesi che lo ospitano, per un’esperienza totalizzante e in perfetta sintonia con la vita dell’Appennino. "Dilatando i tempi del festival vogliamo ancora di più dare spazio al territorio che ci ospita – continuano Andrea Angelini, Francesco Martinelli e Vittoria Podrini che organizzano Happennino –, permettere a chi partecipa di uscire da un evento e potersi perdere tra i vicoli dei centri storici di Sant’Angelo in Vado o Mercatello o Piobbico, incontrare uno degli ultimi carbonai di Borgo Pace o godersi il panorama dalla Torre del Girone a Peglio. Gli eventi e i personaggi che animeranno quei luoghi rappresenteranno quindi un’occasione imperdibile per rimettere il territorio al centro".

Negli anni hanno incrociato la strada di Happennino Enrico Brizzi, i Marlene Kuntz, Giovanni Lindo Ferretti, Marco Paolini, e poi Dardust, Motta, Nada, Guido Catalano, Tlon, Franco Arminio, Luca Dini, La Rappresentante di Lista e molti altri. Tante anche le testate, le aziende e le realtà che si sono confrontate con il territorio grazie ad Happennino, tra queste National Geographic, Airbnb, Vanity Fair, Uncem, che ormai da anni patrocina il festival e Lonely Planet Italia, che proprio grazie a Happennino ha sviluppato un prezioso rapporto con il nostro territorio. Anche questa edizione prenderà vita grazie al sostegno di istituzioni, enti e sponsor che credono e sostengono un progetto unico nel suo genere, dimostrando che c’è tanta voglia di cultura, eventi e socialità: "Per riuscire a proporre un festival in rete tra cinque comuni è necessario uno spirito di appartenenza e una ferma volontà di promuovere il territorio in toto, uscendo però dai campanilismi e muovendosi insieme per poter creare eventi e occasioni che non è così semplice cogliere e mettere in pratica a queste latitudini e altitudini".

re. ur.