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"L’entroterra ottiene le risposte"
"Le Marche e il loro entroterra sono stati scavalcati per tanti anni. Ma ora le risposte iniziano a essere tante una dietro l’altra". A dirlo è il presidente della Regione Francesco Acquaroli, ieri a margine di un evento: "Le Marche per decenni non sono state prese in considerazione sulle grandi opere, dai porti alle strade alla ferrovia. Io vedo una regione che non è cresciuta e senza risposte, ma che in tre anni e mezzo del nostro governo e in un anno e mezzo di quello nazionale sta avendo risposte una in fila all’altra. Penso che la realizzazione della Fano-Grosseto possa aiutare il nostro entroterra perché lo toglie dell’isolamento, la realizzazione della pedemontana possa rigenerare quel territorio dal punto di vista infrastrutturale e dei servizi scolastici, sanitari e ricettivi: rigenerarlo economicamente. Quelle comunità si aspettano una prospettiva, perché vivere senza una prospettiva diventa difficile. La prospettiva c’era e poteva essere aumentata, basti pensare al porto di Ravenna, che negli ultimi 30 anni ha quadruplicato il proprio potenziale a scapito dei porti di Ancona, Pesaro e San Benedetto che sono scomparsi. C’era un disegno di avvantaggiare le regioni vicine, perché se tu non cresci come competitività e se gli altri crescono è chiaro che tu rimani più indietro. Era un disegno regionale? – si chiede Acquaroli –. Sicuramente era un disegno che noi abbiamo subìto, questo deve essere chiaro. E in questo quadro di nulla, l’unica opera degna di nota è stata la Quadrilatero con il governo Berlusconi".