Liberi dalle tasse? Solo il 19 luglio

Non è la prima volta e non sarà probabilmente nemmeno l’ultima che la Cna torna sul problema della tassazione-vessazione delle imprese. E Pesaro all’interno della Regione è quella che è messa peggio: sei mesi di lavoro se ne vanno per lo Stato dopodiché gli imprenditori lavorano per se stessi e per le loro famiglie.

Il quadro che è stato fatto dall’ufficio studi della Cna non lascia margini di interpretazione: Pesaro celebra il ‘tax free day’ solo il 19 di luglio e cioè fra poco meno di un mese; Ancona non sta molto meglio perché la liberazione dalle tasse arriva il 15 di luglio; meglio va per i maceratesi che hanno come data il 10 luglio, gli ascolani il 7 luglio mentre la maglia rosa spetta ai fermani con il 4 di luglio. Se il tutto viene rapporto a livello nazionale davanti Pesaro ci sono solamente 17 province su 114.

"Rispetto al 2019 la pressione fiscale è scesa – dicono Moreno Bordoni e Paolo Silenzi della Cna regionale – perchè si è passati da agosto a luglio il tempo in cui si lavora solamente per lo Stato, questo grazie alla eliminazione dell’Irap, alla deduzione dell’Imu del 100% e alla rimodulazione dell’Irpef. Ma ancora si pagano troppe tasse. Alle imprese resta solamente il 46,7 per cento del reddito disponibile perché il resto se ne va in imposte e tributi".

Quindi una considerazione legata proprio alla dimensione delle imprese del mondo artigiano perché "le forzse politiche devono tenere conto che il 98 per cento delle imprese è di piccole dimensioni. Le nostre imprenditrici ed i nostri imprenditori si meritano un fisco più leggero, più semplice e più equo. Ecco perché chiediamo una ulteriore diminuzione della pressione fiscale nel segno della semplificazione che garantirebbe a chi fa impresa una boccata di ossigeno, dando nuovo slancio a tutti i settori produttivi", concludono Paolo Silenzi e Moreno Bordoni.