L’inclusione puo partire con una fiaba

Saggio annuale all'Istituto Comprensivo "Pirandello" incentrato sull'inclusione e il rispetto. Progetti artistici per favorire l'integrazione degli studenti.

L’inclusione puo partire con una fiaba

L’inclusione puo partire con una fiaba

"C’era una volta un bambino di nome Antonino, che divenne amico con un pentolino. Da quel giorno, molti altri bambini iniziarono a non parlare con Antonino, perché pensavano che fosse diverso": è questa la storia che è stata raccontata in apertura del saggio di fine anno dell’Istituto Comprensivo “Pirandello“, incentrata sul tema dell’inclusione e del rispetto verso gli altri.

"Abbiamo organizzato un evento di restituzione per la comunità scolastica, al fine di esporre tutti i progetti fatti durante l’anno, con temi di inclusione, educazione civica e sostenibilità – spiega Lucia Bumma, dirigente scolastico della “Pirandello“ –. L’inclusione è una delle stelle polari delle istituzioni scolastico. Noi della “Pirandello“ ci distinguiamo per il fatto di essere una scuola con un alto tasso di inclusione; tantissimi, infatti, sono gli studenti presenti all’interno del nostro istituto, magari con difficoltà e delle specificità. Abbiamo notato che lavorando sulle arti, come musica, teatro, poesia, i ragazzi si sentono più integrati e questo li rende entusiasti. Abbiamo moltissimi genitori che ci ringraziano per quello che facciamo, soprattutto perché ci siamo dati l’obiettivo di tenere aperto anche nel pomeriggio, per 4 giorni a settimana, soprattutto per i ragazzi della secondaria di primo grado".

Grande partecipazione, inoltre, proprio da parte dei genitori e degli insegnanti, i quali hanno aiutato anche i bambini con i mercatini e le attività della serata. Presente all’evento anche il direttore generale dell’Ufficio Scolastico regionale Marche, Donatella D’Amico: "Noi vogliamo che i nostri alunni sviluppino appieno le loro conoscenze, in tutti i campi – ha concluso la dirigente Bumma –. Quale modo per farlo se non passando attraverso le vie trasversali dell’arte? Possono dire molto, anche senza usare le parole".

Alessio Zaffini