L’opposizione: "Immobilismo per nove anni"

Consiglieri comunali di opposizione criticano l'immobilismo del Comune di Pesaro nell'attuare lavori previsti da una convenzione del 2013. Nuova circonvallazione di Muraglia ritardata, ma accettabile per la complessità dell'intervento. Centrodestra chiede accelerazione nei tempi di realizzazione delle opere.

"Costi aumentati e tempi lunghi, paghiamo 9 anni di immobilismo – è il commento dei consiglieri comunali di opposizione – condito da continui e roboanti annunci del Sindaco. A differenza delle vicine Fano e Senigallia, Pesaro è l’unica città della Regione Marche a non aver completato, nemmeno in minima parte, i lavori previsti da una convenzione stipulata ormai 10 anni fa. Positiva la nuova convenzione, ma ancora troppe incertezze sui tempi e sul cronoprogramma. Ora si acceleri e non si perda più tempo". I consiglieri comunali dei gruppi consiliari di Lega, Prima c’è Pesaro, Fratelli d’Italia e Gruppo Misto di Centrodestra commentano la modifica della convenzione del 2013 siglata tra Comune e Società Autostrade e che sarà oggetto di discussione lunedì in Consiglio comunale.

Attenzione, però: iniziati a fine ottobre 2021, i lavori per la nuova circonvallazione di Muraglia sarebbero potuti finire nell’ estate 2023 secondo una prima stima fatta dall’ingegnere Claudio Cerbarano di Società Autostrade. Il taglio del nastro di un’opera che libererà dal traffico il quartiere di Muraglia avverrà ad aprile 2024, cioè otto mesi dopo rispetto quella prima stima: un dilatamento dei tempi accettabile se si considera la complessità dell’intervento. Ma allora quando il centro destra protesta lamentando “9 anni di immobilismo“ a cosa si riferisce? "L’accordo tra le parti per le opere compensative risale al 2013, più di 10 anni fa – attacca il centrodestra –. Inspiegabile il perche’ dopo 10 anni siamo al completamento di una sola opera su 5. Ora è necessario accelerare: a cominciare proprio dalla realizzazione del raddoppio dell’interquartieri che proprio l’inerzia del Comune di Pesaro aveva messo a rischio per l’aumento dei costi".

s.v.r.