Luca Nardi: vedi Napoli e poi voli. Trionfa e sale al 76° posto Atp

Il tennista pesarese ha vinto il suo sesto titolo Challenger. "E qui per me ha un valore doppio" .

Luca Nardi: vedi Napoli e poi voli. Trionfa e sale al 76° posto Atp

Luca Nardi: vedi Napoli e poi voli. Trionfa e sale al 76° posto Atp

"E` una Pasqua davvero speciale per me, sono molto contento di aver vinto questo titolo – dice Luca Nardi dopo aver conquistato il sesto titolo Challenger –. Giocare qua a Napoli per me è una situazione speciale: finire in bellezza questa settimana vuol dire tanto. Non è stata assolutamente una partita facile. Herbert è un giocatore che non dà molto ritmo: serve bene, scende a rete, ha tante soluzioni. Non è mai semplice affrontare un avversario così. Nel secondo set ho incominciato a giocare meglio, poi nel tie-break due o tre punti sono girati bene e ne terzo set sono stato abbastanza bravo. La scommessa del ciuffo azzurro (il colore del Napoli, la sua squadra del cuore di tutta la famiglia; ndr)? Già fatto tutto l’altra sera! In realtà questa vittoria dà una grande fiducia: ora ho una settimana di tempo per preparare Monte Carlo dove spero di fare bene come l’anno scorso. E poi Madrid, Roma, il Roland Garros: spero vada tutto per il meglio. Questo trofeo intanto lo dedico propiro alla mia famiglia".

Con la terza rimonta consecutiva in una settimana Luca Nardi ha messo proprio la firma sulla “Napoli Tennis Cup 2024”, Challenger ATP 125 (montepremi 148.625 euro) organizzato da Master Group Sport in collaborazione con il Tennis Club Napoli, sulla terra rossa partenopea. In finale il 20enne pesarese di origini napoletane, numero 96 del ranking e secondo favorito del seeding, ha battuto per 5-7; 7-6; 62, al termine di una battaglia di oltre due ore e mezza, il francese Pierre-Hugues Herbert, numero 160 ATP (ma arrivato fino al 36 nel 2019), fortissimo doppista con 23 titoli all’attivo tra cui ben 5 Slam (tutti vinti con il connazionale Mahut) ed ottava testa di serie. Grazie al sesto trofeo Challenger in carriera, su otto finali disputate, il pesarese, che dallo scorso dicembre è seguito da Giorgio Galimberti e Marco De Rossi, salirà al numero 76 Atp, perlatro suo nuovo “best ranking”. Per Luca, che qualche settimana fa ad Indian Wells ha eliminato il numero uno del mondo Novak Djokovic raggiungendo per la prima volta gli ottavi in un Masters 1000, si tratta, dunque, del sesto titolo in questa categoria di tornei: in precedenza aveva vinto Forlì, Lugano e Manacor nel 2022, Porto e Matsuyama lo scorso anno.

"E’ stata una giornata lunga, difficile, con tante emozioni – riprende Luca Nardi – e soprattutto un match faticoso, in particolare nel primo set, perduto in volata. Dal secondo set ho cominciato a giocare con maggiore solidità, imponendosmi al tie break. Mentre nel terzo set posso dire di avere veramente giocato bene". Nardi con il passare degli scambi, ha scelto consapevolmente di mettere in campo tante prime alla massima velocità per non essere costretto a giocare troppe volte la seconda, sulla quale Herbert attaccava subito e lo metteva alle corde. È stata una scelta e vincente perché ha permesso a Nardi l’iniziativa sul servizio e di subire il meno possibile dei break.

Per diventare protagonista in prospettiva al massimo livello Atp dovrà migliorare al servizio: sia la prima che, soprattutto, la seconda, se no diventa tutto difficilissimo. In realtà quello che le statistiche mostrano è che al contrario di quello che suggerisce il suo atteggiamento sornione in campo ha una mentalità da vincente (6 finali vinte su 8 a livello challenger) e una voglia di lottare che forse di primo acchito uno non gli si attribuirebbe. I margini di miglioramento sono enormi. Nardi non ha giocato un match esaltante, ma sono state proprio la resistenza, la volontà di rimanere comunque nella partita nonostante le difficoltà a fare la differenza. Sta crescendo, atleticamente e mentalmente, parliamo di un giocatore con delle ottime qualità, senza le quali un Djokovic davvero non lo batti. Complimenti.