Lui la lascia, lei non accetta e irrompe in una cena: scoppia il caos

Un uomo di 50 anni e una donna di 40, entrambi in relazione clandestina, finiscono in una violenta lite durante una cena. Lei si fa curare per lesioni e presenta querela. L'uomo nega le accuse. Udienza rinviata al 21 maggio.

Lui la lascia, lei non accetta e irrompe in una cena: scoppia il caos

Lui la lascia, lei non accetta e irrompe in una cena: scoppia il caos

Pesaro, 27 marzo 2024 – Lui, 50 anni, separato, non ne voleva più sapere dell’amante. Che ha 40 anni ed è sposata. Lei invece aveva idee completamente opposte. Non voleva proprio smettere quella relazione clandestina. Quindi gelosie, appostamenti, litigi, incontri, abbandoni, telefonate a raffica. Fino a quando lui va a casa di amici per una cena di ferragosto, a Trebbiantico. Che non è finita bene. Lei si presenta non invitata e iniziano a litigare, a rinfacciarsi dispetti e tanto altro. Si appartano dagli altri, vanno in giardino, e hanno iniziato a prendersi a botte. Ha avuto la peggio la donna che ha ricevuto schiaffi e spinte. Così è andata a farsi curare dagli amici mentre lui se n’è andato. Tre giorni dopo, la donna ha deciso di andare al pronto soccorso per farsi medicare ricevendo un certificato di 10 giorni di prognosi.

Da quel momento, era l’agosto del 2020, la donna ha deciso dei rivolgersi alla magistratura presentando una querela contro l’amante per lesioni, che vanno considerate aggravate dal fatto del rapporto sentimentale esistente tra i due.

Ieri si è svolta un’udienza del processo che ha visto sfilare sul banco diversi testimoni ed ha parlato lo stesso imputato (difeso dagli avvocati Rosti e Ragaini) che ha riferito di esser stato preso a botte dalla donna (tutelata dall’avvocato Vellucci) che non voleva troncare la relazione. Ci sono testimoni che hanno detto di averlo visto ferito mentre nessuno della casa ha visto lei ferita o con ecchimosi per le botte. Ieri, l’imputato ha negato di averla malmenata dicendo che il referto medico della donna, con data 19 agosto, non riguarda la sera dell’incontro in casa di amici. Tanto che la donna s’è andata da quella casa, dove non era stata invitata, chiamando un taxi. Ma ieri è stato sentito anche il marito della donna, come testimone della parte civile, il quale ha raccontato di aver visto la moglie, al mattino dopo, ferita in faccia. Alla richiesta di spiegazioni, la donna avrebbe detto che il colpevole era un suo ’amico’. Udienza rinviata al 21 maggio.