Ma a Fano l’opera passa con il voto del centrodestra

La delibera, accettata da Seri e le sue liste, non viene votata da Pd, M5S e In Comune.

Determinante il voto del centrodestra per l’approvazione, nell’ultimo consiglio comunale, del progetto della ciclovia del Metauro, ripensato dalla giunta regionale Acquaroli, accettato da Seri e dalle sue liste, ma non dal Pd. Al termine di un acceso dibattito la delibera è stata approvata con il voto favorevole dei consiglieri di centrodestra, di Azione, di Mirco Pagnetti (Insieme è Meglio), della presidente Carla Cecchetelli, astenuti i consiglieri di M5S e Carla Luzi (In Comune), mentre il Pd è uscito dall’aula.

Attacca il segretario della Lega Alessandro Brandoni: "Dopo aver fatto perdere alla città 20 milioni per la viabilità (il riferimento è alla varinate Gimarra ndr) , il Pd ci ha riprovato con la ciclovia del Metauro, un progetto che la Regione aveva concordato con l’amministrazione comunale. Il Pd, ormai in guerra aperta con le liste civiche del sindaco, ha preferito mandare un messaggio chiaro ai suoi ‘alleati’, piuttosto che perseguire gli interessi della città". "Bisogna essere ciechi e sordi – critica Enrico Tosi del comitato Ciclovia del Metauro – per considerare ‘ciclovia turistica’ un percorso stretto, trafficato e pericoloso che non rispetta la legge nazionale sulla mobilità ciclistica. Il progetto approvato fa credere che si possa pedalare in sicurezza, ad esempio, nell’angusto sottopassaggio della A 14 di via Galilei, dove le auto sfrecciano a velocità eccessiva e non esiste neanche un piccolo spazio pedonale: lo stesso vale per gran parte del percorso che ha comportato lo scontento di circa 100 espropriati e l’esborso di oltre 400 mila euro di denaro pubblico".

an. mar.