"Ma la Regione deve ancora dire quali sono le aree idonee"

Il consigliere regionale Andrea Biancani si oppone all'installazione di impianti fotovoltaici su terreni agricoli, sottolineando la mancanza di linee guida nazionali e regionali. Sostiene che gli impianti dovrebbero essere realizzati sulle strutture esistenti, come tetti di edifici industriali e residenziali.

"Sono contrario all’impianto fotovoltaico su terreni agricoli di Villa Fastiggi, così come a tutti i progetti di impianti simili in aree che fino ad oggi erano coltivate". Questo dice il consigliere regionale Andrea Biancani, riguardo al nuovo impianto fotovoltaico di Villa Fastiggi. "Stanno arrivando nei Comuni di tutta la Regione tantissime richieste per realizzare questo tipo di progetti, la cui procedura di approvazione può essere semplificata. Una facilitazione che doveva essere bilanciata da linee guida nazionali e da indicazioni regionali su quali fossero le aree idonee o meno".

"Nelle Marche – ricorda Biancani – avevamo già avuto un periodo di speculazione in cui, approfittando di incentivi nazionali, sono stati realizzati diversi impianti di fotovoltaico a terra, sottraendo terreni fertili all’agricoltura e rovinando il paesaggio. Nel 2010, infatti, la Regione aveva redatto un elenco di siti non idonei, tutelando le aree agricole e frenando la speculazione. Nel 2021, però, è cambiata la normativa nazionale riaprendo la strada a questi impianti. Le nuove norme stabiliscono che le Regioni debbano indicare quali sono le aree idonee per gli impianti di energia rinnovabile, ma sulla base di criteri nazionali che dovevano essere pubblicanti nel 2022 ma non sono mai usciti. Per questo, da oltre un anno, sto sollecitando la Regione, con diversi atti ispettivi, affinché si attivi presso il Governo per avere le linee guida. Come Gruppo Pd in Consiglio regionali, abbiamo anche presentato, da quasi un anno, una proposta di legge regionale, a prima firma del consigliere Cesetti, per individuare le aree idonee e non idonee, in attesa delle linee guida nazionali che tardano ad arrivare, ma la proposta di legge è incoprensibilmente tenuta ferma in commissione".

"Non c’è nessuna contrarietà alla rinnovabili - precisa Biancani - ma solo alle scelte di dove collocare gli impianti. Quella della sostenibilità è la strada giusta e l’energia rinnovabile gioca un ruolo fondamentale nella lotta al cambiamento climatico, ed è importante incentivarla, ma servono delle regole chiare. La Regione Marche deve governare lo sviluppo di questi impianti, non ostacolandone la costruzione, ma fissando delle regole che prediligano gli impianti meno impattanti, dicendo “no” alla realizzazione di impianti nei terreni agricoli coltivati o coltivabili. Dovremmo puntare a impianti realizzati sul costruito, utilizzando tetti di edifici agricoli, industriali e residenziali".