Metti Rafah, togli Rafah. Il mistero del cartello scomparso sul ponte della Brigata ebraica

Il caso della città palestinese gemellata. Il sindaco Ricci: "E’ stato un recente atto vandalico" . Ma l’insegna non ci sarebbe più da circa 10 anni. Belloni: "Un dispetto per fare polemica contro il Comune".

Metti Rafah, togli Rafah. Il mistero del cartello scomparso sul ponte della Brigata ebraica

Metti Rafah, togli Rafah. Il mistero del cartello scomparso sul ponte della Brigata ebraica

di Antonella Marchionni

Metti Rafah. Togli Rafah. Rimetti Rafah. Nel cartello che elenca le città gemellate con il Comune di Pesaro che si trova in via Goffredo Mameli, sul ponte intitolato alla Brigata Ebraica, è recentemente ricomparsa anche la menzione alla città di Rafah, località palestinese situata a sud della striscia di Gaza e gemellata da anni con il Comune di Pesaro. "E’ stato un atto vandalico – la posizione del sindaco Matteo Ricci riferendosi alla misteriosa sparizione del cartello – risalente forse a settimane fa. E’ stato rimosso, vandalizzato. Abbiamo fatto denuncia? No, non credo". Peccato che quel cartello, secondo le riprese effettuate da Google Maps Street View, non sarebbe più presente in quella sede almeno da ottobre 2014.

In breve l’antefatto: il 24 gennaio scorso, pochi giorni dopo l’inaugurazione di Pesaro Capitale, sul social network X, inizialmente noto come Twitter, un utente aveva segnalato che a Pesaro era scomparsa dalla cartellonistica la menzione di Rafah. Il sindaco Ricci prontamente rispondeva all’utente "Verificato. E’ stato un atto vandalico in un ingresso della città. Negli altri ingressi il cartello di Rafah c’è. Lo rimetteremo anche lì, ovviamente. Grazie della segnalazione".

Da un controllo effettuato su Google Maps, tuttavia, risulta che lo stesso cartello situato sul ponte intitolato alla Brigata Ebraica non ci sarebbe più stato dal 2014 al 2022, anno in cui sono registrate le ultime immagini su Google Maps. "L’avevano tolto perché volevano fare una polemica – è l’analisi di Enzo Belloni, assessore all’Operatività del Comune di Pesaro senza avanzare ipotesi su chi potrebbe essere stato il misterioso “toglitore” di cartello -. E infatti questa polemica è uscita subito, ancora prima che ci accorgessimo della mancanza del cartello. Furto? Io ho fatto ragioneria, faccio fatica a dire cos’è giuridicamente, non so se è un furto. Qualcuno l’ha tolto e chiaramente è un dispetto. Del resto mi chiedo cosa se ne fa chi l’ha tolto, non credo che ci possa fare lo snowboard visto che non c’è neanche la neve. E comunque mi sono attivato e ho controllato che i altri cartelli situati negli altri ingressi cittadini ci fossero tutti. E’ stata fatta una denuncia? Non lo so".

Fatto sta che un cartello con la menzione di Rafah è recentemente tornato al suo posto: "Ha provveduto il Centro operativo del Comune di Pesaro", specifica Belloni. Ma non è lo stesso che c’era una decina di anni fa e che era delle stesse dimensioni degli altri: questo qui è un po’ più piccolo, rimesso su con delle fascette metalliche ancora lucenti e nuove nuove. Israele e Palestina, quindi, sono tornate unite almeno nella cartellonistica stradale, in un legame simbolico. Il ponte, infatti, nel 2011 in occasione del 67esimo anniversario della liberazione della città, era stato intitolato alla Brigata Ebraica che l’aveva ricostruito per facilitare i movimenti degli alleati. Un cartello all’entrata del ponte lo testimonia da allora. Un ponte che da oggi può tornare ad essere un positivo veicolo di unione.