Mezzo secolo di Giampaoli al circolo culturale "Alla Falco"

La parrocchia di San Carlo e la "pasticceria sociale" dove sono passate generazioni. Incontro martedì alle 21.

Mezzo secolo di Giampaoli  al circolo culturale "Alla Falco"

Mezzo secolo di Giampaoli al circolo culturale "Alla Falco"

Una serata culturale per raccontare cinquant’anni di storia della pasticceria Giampaoli, ovvero di un luogo sociale inserito nella popolosa parrocchia di San Carlo dove sono passati generazioni di pesaresi. Accadrà martedì alle 21 (adesioni entro oggi al 338 410 6562) al circolo culturale San Carlo "Alla Falco". In sala Osvaldo e Alma Giampaoli, storici proprietari e gestori della pasticceria ora Alberini di via Nitti: "Nostro padre Franco – raccontano – con sua moglie Lina aveva aperto la prima pasticceria nel 1955 in via Gargattoli, tra via del Vallato e via Mazza, celebre per i bomboloni e i maritozzi con l’alchermes e la crema. Nel 1958 trasferì la sua attività in via Mazza fino al 1973. In quegli anni lo si poteva vedere sfrecciare con la sua MV Agusta verso la caserma con la moglie, seduta dietro, che teneva lo scatolone di brioches e bomboloni da consegnare ai soldati della caserma. Il 13 dicembre 1973, giorno Di Santa Lucia, la svolta, il trasferimento in via Nitti davanti alla chiesa di San Carlo, o di don Guido, come era conosciuta. Un legame, quello con don Guido Vincenzi, la parrocchia ed il quartiere, fortissimo".

Giampaoli è stato per decenni il luogo delle colazioni, dopo le Messe, della pausa caffè, della merenda pomeridiana di generazioni di residenti a Pantano e non solo, che lì trovavano anche i panettoni artigianali e per le uova pasquali decorate e con sorpresa personalizzata. Sul banco il sorriso e la gentilezza di Lina e Alma, dietro le quinte Franco, che provava e riprovava per ore gli ingredienti giusti per dolci e salati, perché i clienti rimanessero sempre più soddisfatti ed Osvaldo. Quando c’era da collaborare a tornei e iniziative locali, Franco era sempre presente, sponsorizzando le squadre dei ragazzi frequentanti la pasticceria ai tornei di calcio e pallavolo, organizzando cene e pizzate anche nel laboratorio della pasticceria. Nel 2006 la cessione dell’attività.