Minacciano i vicini col coltello: a processo madre e figlio

Una mamma e suo figlio sono stati processati per aver minacciato il vicino con un coltello, in risposta all'accusa di avere un cane che abbaiava troppo. La difesa ha contestato l'accusa e l'udienza è stata rinviata. Il concetto di "buon vicinato" sembra essere scomparso.

Un tempo si diceva il "buon vicinato". Il concetto è scomparso. L’ultimo caso salito alla ribalta ieri in tribunale a Pesaro è stato il processo nei confronti di una mamma pesarese che insieme al figlio si sono presentati dal vicino con un coltello in mano. In particolare, la lama ce l’aveva il figlio. Volevano contrastare l’accusa del coinquilino di avere in casa un cane che abbaiava troppo. Per madre e figlio, il loro cagnolino non abbaiava affatto e comunque non disturbava. Questa azione "armata" li ha portati dritti sotto processo con l’accusa di minaccia aggravata da un’arma. La difesa ha contestato il capo d’accusa, definendolo troppo vago, e il giudice ha accolto l’eccezione rinviando l’udienza.