Miralfiore, caso politico. Guerra tra assessori. Conti: "Belloni non segue le strategie del Comune"

La titolare dell’Ambiente: "Ma la vegetazione prescinde dalla sicurezza"

Miralfiore, caso politico. Guerra tra assessori. Conti: "Belloni non segue le strategie del Comune"

Miralfiore, caso politico. Guerra tra assessori. Conti: "Belloni non segue le strategie del Comune"

Il caso Miralfiore diventa politico. Maria Rosa Conti, assessora all’ambiente del Comune di Pesaro, interviene sulla polemica sul taglio della vegetazione per consentire maggior visibilità e migliore intervento alle forze dell’ordine, messo in pratica dall’assessore all’operatività Belloni e criticato da una parte degli ambientalisti, tra cui Andrea Fazi che ha criticato l’intervento il taglio

Assessora Conti, qual è il suo pensiero in merito alla gestione del verde del parco Miralfiore?

"Nonostante tutto il lavoro fatto di condivisione da aprile ad oggi e la disponibilità a fornire tutti i contributi scientifici e tecnici all’assessore al Verde Urbano, sia come Unità organizzativa Ambiente e sia col nostro consulente Fabio Salbitano che ha elaborato un progetto per il verde urbano, non riusciamo a lavorare insieme all’assessore Belloni".

Perché?

"Perché lui procede con la sua gestione del Parco a prescindere dalla strategie del Comune"

D’altro canto anche da parte del mondo ecologista ci vuole una maggiore coesione culturale sui temi dell’ambiente e avere la pazienza di strutturare anche le prese di posizione non sulla base di reazioni immediate, seppure giuste e condivisibili"

Si spieghi meglio

"In giunta abbiamo già approvato il nuovo regolamento del Verde Urbano che ha regole precise e uniformate a sistema per tutti, pubblico e privato, sulla gestione del patrimonio naturale cittadino. Pare che si voglia attaccare l’area che tra l’altro abbiamo dedicato alla costituzione del primo parco della Salute in Italia, con Protocollo d”Intesa siglato con Confagricoltura Assoverde, Kepos e AlberItalia, luogo in cui l’Unità Ambiente con Salbitano aveva fatto già sopralluoghi e rilievi per la verifica degli indicatori"

Cosa avete pensato per il Miralfiore?

"La strategia ’Fever’, ovvero uno studio che abbiamo fatto fare per mettere a sistema e potenziare tutti i servizi ecosistemici delle infrastrutture verdi di del verde pubblico e privato. Questo studio, e lo dico come assessora in giunta di Europa Verde, rappresenta la nuova visione sostanziale dell’ecosistema urbano nella lotta ai cambiamenti climatici"

Cosa pensa del taglio della vegetazione per la sicurezza?

"Come assessore all’ambiente, occuparsi della vegetazione prescinde dalla sicurezza. Bisogna avere una visione che metta insieme tutte le priorità. La sicurezza è a priorità, ma lo è anche preservare le funzioni ecosistemiche del verde. Un albero di 60 anni d’estate è come un condizionatore h 24 senza consumo di energia elettrica per le funzioni ombreggianti e di refrigeramento e mantiene l’equilibrio del clima, della temperatura dell’asfalto ad esempio, ad esempio"

Il problema è dunque politico, qual è la posizione del suo partito?

"Per il mio partito, che il 16 settembre a livello nazionale ha optato definitivamente per replicare anche a livello locale l’esperienza di un’Alleanza eco- sociale per il clima, la democrazia e la giustizia sociale, ogni ragionamento di coalizione di centro-sinistra passa imprescindibilmente attraverso la condivisione e il rispetto di questi temi a noi estremamente cari. Europa Verde mostra altresì diffidenza verso chi non fa semplice testimonianza e movimentismo critico e legittimo ambientale e cela invece dietro all’associazionismo una palese campagna elettorale. Andrea Fazi è un ambientalista competente e non fa strumentalizzazioni politiche"

Cosa farete ora?

"Lunedì 15 gennaio abbiamo l’assemblea plenaria in presenza con l’onorevole Luana Zanella capogruppo alla Camera alleanza Alleanza verdi sinistra e all’ordine del giorno ci sono esattamente questi contenuti programmatici (parco?) che sottoporremo ad un eventuale tavolo di coalizione".

Il suo è un ultimatum a Belloni?

"No assolutamente, ma vengono prima i temi e poi l’alleanza, perché la squadra di governo non è data dalla semplice sommatoria numerica delle forze politiche e civiche in giunta a Pesaro, ma dalla visione della città e dalle priorità nel medio-lungo periodo che arriva come minimo sindacale agli obiettivi agenda Onu 2030"

Davide Eusebi