Molestie alla Croce Rossa. Patteggia l’autista 63enne

Marotta, l’uomo era stato accusato da due ragazze straniere volontarie che prestavano servizio nell’ambulanza tra l’estate del 2022 e l’aprile 2023.

Molestie alla Croce Rossa. Patteggia l’autista 63enne

Molestie alla Croce Rossa. Patteggia l’autista 63enne

Ha patteggiato 1 anno e sei mesi con sospensione della pena pur di mettere fine al procedimento giudiziario che lo avrebbe portato alla sbarra per violenza sessuale. E dovrà anche dimostrare di aver seguito un corso per uomini "autori di violenza" per meritarsi la sospensione condizionale della pena. E’ la storia di un autista di 63 anni della Croce rossa di Marotta, M. L. accusato da due ragazze volontarie che si sono trovate a prestare servizio nell’ambulanza tra l’estate del 2022 e l’aprile 2023. Le ragazze, una 29enne polacca, ora residente a Fano, e l’altra di 19 ora residente in Spagna, avevano raccontato in sede di incidente probatorio risalente al 12 settembre 2023, come l’autista dell’ambulanza le avesse in momenti diversi molestate sessualmente. In particolare, chiedendo della loro vita sentimentale e poi, alla giovane polacca, rimasta sola con lui in sede, tirandole dal retro i gancetti del reggiseno e la cintura dei pantaloni. Per reazione, la ragazza fuggì via.

All’arrivo della 19enne spagnola, dal settembre 2022, le attenzioni si sono spostate su di lei. La ragazza raccontò al giudice di esser stata toccata dall’uomo nelle parti intime, di esser stata presa ai fianchi dalle spalle, immobilizzata di fatto, e trascinata verso le parti intime dell’uomo. Un’altra volta si è sentita toccare il lato b da un braccio dell’autista. Di fronte a tutto questo, le due ragazze attraverso la loro organizzazione, hanno chiesto ai vertici della Croce Rossa di Marotta di prendere provvedimenti e di allontanare l’autista. A fronte di questa richiesta, la risposta sarebbe stata evasiva e comunque l’autista non è stato più inserito nei turni con loro ma è rimasto in servizio e loro se lo ritrovavano sempre in sede. Per questo hanno rinnovato la richiesta che venisse allontanato ma a quel punto la risposta dei vertici sarebbe stata di "derisione", come hanno sottolineato le ragazze al giudice. Infatti, i rappresentanti della Croce rossa avrebbero detto alla ragazza spagnola se per caso avesse confuso la pancia dell’uomo con le sue parti intime oltre ad averli sentiti esprimere apprezzamenti non proprio benevoli nei loro confronti. Dice l’avvocatessa Francesca Santorelli che le tutela: "Le due giovani sono state lucidissime nel raccontare quello che è loro accaduto e di come i vertici della Croce Rossa hanno minimizzato. Per questo si sono decise a presentare querela per la mancanza di qualunque conforto. Non a caso, la ragazza spagnola è tornata in patria, mentre la polacca se n’é andata da Marotta. Ora procediamo con la causa civile". La onlus Vicolo Corto, a tutela delle proprie volontarie, ha interrotto i rapporti con la Cri di Marotta.

ro.da.