
Monastero a Monte Giove, l’iter prosegue tra le polemiche
In commissione urbanistica, questo pomeriggio, e lunedì 17 luglio in consiglio comunale arriva la variante al Prg per la costruzione sulle colline di Monte Giove-Prelato del contestato insediamento monastico dei frati trappisti di Frattocchie di Roma (monastero, chiesa e cimitero) Nel sito i frati (trappisti.org) spiegano la decisione di trasferirsi da Frattocchie a Fano e l’acquisto del terreno, nel 2017. "Nel 2018 – aggiungono – abbiamo iniziato i lavori di restauro di un antico casale, già presente sul terreno, terminati nel 2021. Questo edificio sarà la foresteria e, al momento del trasferimento, sarà usato come prima abitazione dei monaci, durante la costruzione del monastero".
"I monaci – fa notare il capogruppo di M5S, Tommaso Mazzanti – danno per scontata la costruzione del monastero e il loro trasferimento, ancora prima del voto del consiglio comunale". E ancora Mazzanti: "La variante per il monastero è la dimostrazione di come i principi di tutela del territorio non siano al centro delle politiche urbanistiche della ‘giunta Attila’".
Anche l’associazione Argonauta esprime un giudizio negativo sulla variante urbanistica di Monte Giove, "con vincolo paesaggistico e di notevole rilevanza ambientale. Il pericolo è di aprire la porta ad altri interventi analoghi, erodendo quello che decenni fa eravamo riusciti in buona parte a preservare". Nonostante sindaco e giunta frenino sull’avvio del lungo iter per l’approvazione del Prg, che potrebbe non arrivare a compimento prima della fine della legislatura, Fanesi punta ad andare avanti: il 18 luglio ci sarà l’ultima conferenza dei servizi. Poi il documento potrà essere presentato in consiglio comunale per l’adozione, passaggio necessario prima dell’approvazione definitiva: obiettivo che, però, rischia di non essere centrato. Il sindaco Massimo Seri su questo punto è molto chiaro: "Non possiamo lasciare il percorso a metà (cioè la sola adozione), con la campagna elettorale in corso. Ho chiesto delle tempistiche certe che ancora non mi sono state fornite: la decisione sarà presa nelle prossime settimane. Se non ci saranno le condizioni non si andrà avanti". Ma la Lega chiede le dimissioni di Seri. Per il segretario Alessandro Brandoni "l’unica cosa che dovrebbe fare il sindaco, non più socialista, non più civico ma passato ad Azione, e che perderà i 20 milioni di Gimarra e non adotterà il Prg, è dimettersi".
Anna Marchetti