Morani, pronta per le Europee : "ll mio libro bianco, tutto da scrivere. Oltre a parlare, io ascolto la gente"

L’ex sottosegretario: la corrente Bonaccini, i rapporti con Ricci, la Schlein: "Non l’ho votata, ma porta un’aria nuova"

Morani, pronta per le Europee : "ll mio libro bianco, tutto da scrivere. Oltre a parlare, io ascolto la gente"

Morani, pronta per le Europee : "ll mio libro bianco, tutto da scrivere. Oltre a parlare, io ascolto la gente"

Alessia Morani come ha passato questo lungo periodo in panchina dopo essere anche stata sottosegretario per il Pd al ministerodel Lavoro?

"Benissimo anche perché io contrariamente a molti altri che fanno politica ho un lavoro e una professione che mi dà soddisfazioni sotto tutti gli aspetti. Per me la politica è stata ed è, al di là degli incarichi, militanza".

In forma, e cioè sempre a correre?

"In questo periodo un po’ meno perché ho qualche dolorino alle ginocchia".

Un tema da mettere sul piatto parlando della sanità, visto che inizia la sua campagna in vista delle Europee?

"Un tema, quello della sanità come tanti altri che toccano in questo momento nel vivo la vita delle persone, come il lavoro, le guerre ed anche quel problema, ora molto dibattuto, come l’intelligenza artificiale che cambierà il modo di lavorare".

A proposito di sanità vissuta sulla propria pelle: lei se l’è vista brutta...

"A vent’anni ho avuto una leucemia fulminante. Ho passato mesi a Muraglia e la prima volta che ho lasciato l’ospedale pesavo 34 chili".

Cosa lascia un’esperienza così?

"Quando finisce e torni a vivere hai una potenza dentro infinita e leggi anche la vita con un occhio diverso. Dividi le cose importanti dalle altre".

Lei parte in queste Europee con questo libro bianco: cos’è esattamente?

"Il mio è un libro, ma ancora tutto da scrivere".

Cosa vuol dire un libro tutto da scrivere?

"Nel senso che, in vista delle Europee, parto con una serie di incontri che sono d’ascolto: il primo in Ancona con sindacati, imprenditori e mondo dell’agricoltura".

Sì, ma questo lo dicono tutti i politici...

"No. Tutti i politici arrivano lì e raccontano quello che vogliono fare e fanno delle grandi promesse che spesso alla fine si risolvono in un nulla di fatto. Parlano e non ascoltano".

E la Morani che fa, rovescia il cannocchiale?

"Esatto, io vado per ascoltare, capire quelle che sono le esigenze delle persone in questo momento difficile per vedere poi di risolvere un po’ di problemi e trovare soluzioni. Raccogliere l’appello che arriva dalla gente".

Allora un passo indietro: lei va alle Europee, ma qui sembra la scena del film "Una poltrona per due"...

"No, nella poltrona ci sta uno solo, altrimenti ci vuole un divano".

Lei con Matteo Ricci si saluta?

"Ma certamente, ci conosciamo e ci frequentiamo da quando avevo 18 anni e cioè da quando ho iniziato a militare nel Pd a Sassocorvaro".

Il gioco delle tre carte non vale più: lei viene portata dalla corrente del presidente del partito Stefano Bonaccini e da Guerrini, ex ministro della Difesa. Partenza da Formula 1 o no?

"Diciamo, tanto per essere chiari, che io non mi sono auto-candidata ma la mia corrente di riferimento ha messo sul tavolo il mio nome. Ma prima di dire che correrò per le Europee occorre aspettare che ci sia nero su bianco".

Nessun riferimento personale, ma lei non pensa che in questo momento chi parte donna, parte favorito, ma col rischio nascosto che alla fine questo pensiero rosa dominante possa diventare un boomerang?

"No, io non credo che sia così".

E cioè c’è cretino e cretino, sia in versione maschile che femminile?

"Assolutamente no. Perché tra un uomo cretino ed una donna presunta tale alla fine viene scelto sempre l’uomo".

Giuri...

"Lo giuro, anche perché l’ho vissuto sulla mia pelle".

Come ha letto la spaccatura dentro il Pd regionale?

"Direi il vecchio contro il nuovo. La Bomprezzi sta lavorando bene ed io sono una progressista e quindi voglio che il domani sia meglio dell’oggi".

Lei è con Stefano Bonaccini e con l’ex ministro Guerrini, quindi non ha votato per il segretario Schlein...

"Sì, è vero non ho votato l’attuale segretario nazionale del partito".

E cosa ne pensa della segretaria?

"Io ho sempre rispetto per come si esprime il popolo. Pur non avendola votata, credo che possa portare una visione nuova. Per molti è un’anomalia, come fu l’elezione a segretario del Pd di Matteo Renzi. Vediamo prima di giudicare".

Dai grandi temi della vita e della politica a quelli un po’ più terra terra: quest’estate stessa spiaggia e stesso mare?

"Assolutamente sì e cioè ai Bagni Irene, dove vado da una vita. E dove assisto anche a delle grandi partite di pallavolo in acqua, con giornalisti compresi".

C’è di meglio nella vita...

Alessia Morani, 48 anni, da Sassocorvaro e che trova la strada per Roma passando per Pesaro, chiude con una bella risata. E’ finita la panchina e scende in campo agguerrita per una competizione che si annuncia molto difficile.

m.g.