Nervosismo da sindaco. Il centro destra replica agli attacchi di Ricci:: "Pensa solo a se stesso"

Dario Andreolli (Lega Salvini): "In realtà non sa più fare nemmeno lo spiritoso: gli elenchi telefonici non si distribuiscono più da lustri. Dovrebbe pensare alle strade piene di buche e non isolare la città". .

Nervosismo da sindaco. Il centro destra replica agli attacchi di Ricci:: "Pensa solo a se stesso"

Nervosismo da sindaco. Il centro destra replica agli attacchi di Ricci:: "Pensa solo a se stesso"

Il sindaco Matteo Ricci ha detto che il centro destra sta consultando l’elenco telefonico per la scelta del candidato a sindaco.

Lei come giudica le sue parole?

"In realtà Matteo Ricci ci attacca perché prova a nascondere il suo nervosismo. Per mesi – dice il capogruppo della Lega Salvini Pesaro, Dario Andreolli – ha congelato le scelte in attesa del suo possibile terzo mandato. Ora che è sfumato definitivamente emerge la profonda spaccatura all’interno del Pd e la sua incapacità di imporre la candidatura di Daniele Vimini, che per 10 anni è stato suo vicesindaco, e che rappresenta la piena continuità con il suo mandato. Se verrà preferito invece Andrea Biancani sarebbe una bocciatura per lui. Significherebbe che il Pd gli ha voltato le spalle e che ha ritenuto insufficiente l’eredità che lascia. E poi se vuole bisognerebbe dire al sindaco che gli elenchi telefonici non vengono più distribuiti da diversi lustri". Ma il centrodestra che intende fare?

"Il centrodestra ha una coalizione coesa e omogenea che è alla guida sia del governo nazionale che di quello regionale. I partiti di centrodestra hanno una classe dirigente credibile e possono esprimere una candidatura a sindaco autorevole e vincente. Però nessun totonomi. Non abbiamo avuto alcuna fretta nelle scelte perché riteniamo che il punto sia un altro".

Va beh, ma quale sarebbe il punto?

"Il punto è allargare il perimetro politico della coalizione includendo quel mondo civico con cui abbiamo costruito un dialogo negli anni. Il sindaco ha prima usato elettoralmente il civismo, poi lo ha messo nell’angolo per costruire un’alleanza post-elettorale con il Movimento 5 stelle ed Europa Verde solo per i suoi interessi personali, di visibilità nazionale nell’ambito del suo partito. A scapito della qualità nella sua squadra di giunta".

Come giudica l’operato del sindaco di questi dieci anni?

"Pesaro è una città che Ricci ha fatto vivere in una bolla di continui annunci mediatici e di improvvisi cambi di strategia, a seconda della convenienza del momento. Anni ed anni di ritardi in particolare sulle opere autostradali, l’impennata dei costi per il vecchio Palas, schizzati ben oltre i 10 milioni di euro rispetto ai 3,6 milioni iniziali. Lavori primari rimandati negli anni, preferendo la strategia delle inaugurazioni a quella delle manutenzioni. A rimetterci sono stati in particolare i lavori di manutenzione sulle strade, che fanno letteralmente paura; sulle scuole; sulla cura del verde. Ma c’è anche un aspetto ancor più grave".

Ci dica.

"Pesaro è una città isolata nel contesto provinciale, protesa a guardare solo se stessa – conclude Andreolli –. E’ assente sui grandi temi: a cominciare da quello sui rifiuti, sul tema idrico, sulle infrastrutture. Pensi solo che Ricci ha dichiarato che non sapeva nulla della discarica di Riceci, ossia su una scelta compiuta dal presidente di Marchemultiservizi che lui stesso ha nominato. Francamente non so se sia più assurdo crederci o rendersi conto davvero che questa sia la verità ufficiale di una giunta vintage. Ma così è".

Luigi Luminati