"No all’antenna, pronti alla protesta"

I residenti di via Mortola a Gradara protestano contro l'installazione di un'antenna 5G vicino alle abitazioni e alla scuola. Chiedono supporto all'amministrazione comunale e promettono azioni legali e di protesta.

"No all’antenna, pronti alla protesta"

"No all’antenna, pronti alla protesta"

Erano oltre 200 le persone che hanno partecipato all’assemblea organizzata dai residenti di via Mortola a Gradara martedì sera, per protestare contro l’installazione di una antenna 5G. All’incontro era presente l’amministrazione comunale, rappresentata dal vicesindaco Thomas Lenti, insieme all’assessore all’Ambiente, Arianna Denti, ai quali i cittadini, che hanno avviato anche una raccolta firme che in pochi giorni ha superato le 700 sottoscrizioni, hanno chiesto sostegno in questa battaglia: "All’assemblea erano presenti tantissimi cittadini – dice uno dei primi firmatari, Nazzareno Gaudenzi – segno che questa è una problematica molto sentita da tutta la cittadinanza. Per questo motivo abbiamo chiesto all’amministrazione di aiutarci e di fare di tutto per fermare queste installazioni, visto che sono previsti 4-5 impianti di questo genere nel nostro territorio, che è soltanto un borgo. Vicesindaco ed assessore ci hanno spiegato che sono venuti a conoscenza del progetto solo quando la richiesta è stata depositata al Suap, circa un mese fa e che di fatto sono stati bypassati. Ci hanno detto inoltre che hanno anche tentato di adoperarsi con il proprietario del terreno dove dovrà essere installata l’antenna per tentare di spostarla, ma non hanno ottenuto una risposta positiva".

In seguito all’assemblea, aggiunge Gaudenzi "il vicesindaco ci ha comunicato che si impegneranno a redigere il prima possibile un piano antenne e che a breve sarà organizzato un consiglio comunale monotematico. Abbiamo appreso con piacere questa notizia". Ma i tempi per l’installazione della prima antenna 5G, che sorgerà a 300 metri da una scuola e a 15 metri dalle case, sono molto stretti visto che la gettata è già stata fatta: "Come comitato abbiamo dato mandato ad un legale per effettuare tutti gli atti necessari per la verifica della documentazione presentata per la realizzazione di questo impianto – dice Nazzareno Gaudenzi –. Sappiamo che i tempi sono limitati, ma siamo già d’accordo che, come cittadini, organizzeremo presto un sit-in per cercare di proseguire in questa battaglia". E conclude: "Gradara vuole essere un borgo antenna free. Noi non siamo una metropoli, siamo una realtà piccola. Non è possibile – spiega – che il biglietto da visita di questa città, Capitale del Medioevo, siano degli impianti 5G con una altezza di 30 metri, installati all’ingresso del borgo e vicini alle nostre case".

ali.mu.